Aggressioni in treno: ecco la «black list» dei convogli pericolosi. C’è anche la tratta Firenze-Arezzo e Firenze-Viareggio
ROMA – Sono 2 in Toscana, 15 in tutta Italia, i treni dove è allarme rosso per il rischio di aggressioni: il numero 6637 Firenze-Arezzo che parte da Firenze la mattina alle 7.08 e arriva ad Arezzo alle 8.34 – la tratta critica è fra Campo Marte e San Giovanni – e il numero 23351 Firenze-Viareggio, che parta da Santa maria Novella alla e 7.53 e arriva a Viareggio allla 9.34, la cui tratta pericolosa è quella fra San Miniato e Viareggio.
Il timore è che, teoricamente, possano avvenire violenze soprattutto al personale ferroviario non dissimili da quella, tragica, di Milano. Nel capoluogo lombardo, come è noto, lo scorso 11 giugno il capotreno Carlo Di Napoli, che stava controllando i biglietti, è stato gravemente ferito a un braccio, quasi amputato, da un giovane sudamericano armato di machete.
Oggi 16 giugno a Roma, nel corso di un incontro tra dirigenti del Gruppo Fs e i rappresentanti dei sindacati per fare il punto sul fenomeno delle aggressioni al personale a bordo dei convogli, è stata stilata una lista di treni pericolosi a livello nazionale. Se non sarà garantita a bordo la presenza delle forze dell’ordine – è stato il risultato del vertice fra azienda e sindacati – i predetti treni potranno essere soppressi.
Secondo quanto si legge nel verbale, la soppressione scatterebbe già da venerdì prossimo 26 giugno se non venisse garantita la presenza delle forze dell’ordine. Ecco di seguito la lista.
Pierluigi
Negli anni venti, dal trenino che collegava Firenze a Campi Bisenzio, i disturbatori venivano fatti scendere, ovvero buttati fuori, con l’aggiunta di qualche babbuccione. Figurarsi a farlo adesso: querele al personale e richieste di danni, come minimo.
Il prestigio delle forze dell’ordine è cosi scaduto nel tempo che i violenti possono farsi i fatti loro, ed un cittadino normale non s’immischia, come si verificava una volta, in quanto rischia come minimo un paio di cazzotti, se non di peggio.
Seguitiamo su questa strada, anzi su queste ferrovie………………