Napoli: Il Tribunale ridà a De Luca la presidenza della Campania. La legge Severino vale solo per Berlusconi
NAPOLI – Il ricorso di Vincenzo De Luca è stato accolto dal tribunale di Napoli e il governatore è stato reintegrato e ha vinto il primo round della sua battaglia legale contro la legge Severino. Il tribunale infatti ha dato ragione ai legali del governatore, disponendo la sospensiva della sospensione che era stata firmata da Renzi. Da notare anche la massima celerità, in quattro giorni si è arrivati alla pronuncia. E poi si dice che la giustizia è lenta: quando vuole evidentemente corre. Una riflessione ovvia: dopo i casi De Magistris e De Luca sembra che la legge Severino sia stata elaborata e applicata solo per far fuori Silvio Berlusconi dalla politica e, in maniera particolare, dall’aula del Senato.
A questo punto il presidente della Regione potrà partecipare al primo Consiglio regionale campano, nominare il vicepresidente, la giunta e firmare gli atti. Da oggi fino al 20 ottobre De Luca eserciterà dunque il suo mandato. Poi toccherà alla Corte Costituzionale esprimersi sulla legge Severino, mettendo la parola fine sulla questione della sospensione.
Il Consiglio regionale dovrebbe riunirsi la prossima settimana, la decisione spetta alla consigliera anziana, Rosetta d’Amelio, che è stata anche indicata da De Luca come nuovo presidente dell’assemblea. È stato grazie alla sua decisione di rinviare il consiglio, inizialmente previsto per lunedì, che il neo-presidente ha potuto adire il tribunale per chiedere una sospensiva senza la quale non sarebbe potuto entrare a palazzo Santa Lucia. Così vanno le cose in Italia.