Governo, la squadra del pisano Letta è un rebus
FIRENZE – Domani, domenica 28 aprile, il pisano Enrico Letta, incaricato dal Capo dello Stato di formare un nuovo governo, scioglierà la riserva. Un esecutivo che è già stato ribattezzato “salvaItalia”. Letta in 48 ore capirà o no la fattibilità di un esecutivo sul quale vuole avere la parola finale sulla squadra.
La prima missione è quella di assegnare i 18 dicasteri previsti a personalità ritenute appropriate ed equilibrare i pesi delle poltrone secondo le fragili alleanze in ballo. Ancora tanti i ballottaggi per avere una scelta definitiva.
ECONOMIA, Pier Carlo Padoan (Ocse) e Salvatore Rossi (Bankitalia)
ESTERI, Giuliano Amato e Massimo D’Alema (Pd)
AFFARI EUROPEI, Enzo Moavero (giurista)
INTERNI, Angelino Alfano (Pdl) e Annamaria Cancellieri (ministro uscente)
ISTRUZIONE, Mario Mauro (Scelta civica)
GIUSTIZIA, Michele Vietti (Csm), Franco Gallo (Corte costituzionale), Luciano Violante (Pd) e Paola Severino (ministro uscente)
SANITA’, Maurizio Lupi (Pdl)
POLITICHE GIOVANILI, Beatrice Lorenzin (Pdl)
PARI OPPORTUNITA’, Mara Carfagna (Pdl)
DIFESA, Renato Schifani (Pdl) e Franco Frattini (ex ministro Esteri)
SVILUPPO ECONOMICO, Sergio Chiamparino (Pd), Guglielmo Epifani (Pd), Graziano Delrio (Pd), Francesco Boccia (Pd) e Dario Franceschini (Pd)
LAVORO, Stefano Fassina (Pd), Tiziano Treu e Sergio Chiamparino (Pd)
RIFORME, Gaetano Quagliarello (Pdl)
BENI CULTURALI, Borletti Buitoni (Scelta civica)