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Province: ecco il decreto del ministro Marianna Madia sulla mobilità del personale. I criteri stabiliti

Marianna Madia
Marianna Madia

ROMA – Pungolata dalle critiche (anche di Firenzepost …) e messa alle strette dai sindacati che giustamente pretendono di arrivare alla fine della telenovela dei 18.000 dipendenti delle province in esubero, il ministro Marianna Madia ha firmato il decreto sulla mobilità del personale delle province. Il provvedimento sarà quindi inviato alla Corte dei conti per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

DECRETO – Quindi ancora qualche tempo (speriamo non mesi) prima che l’iter burocratico previsto dalla legge si attivi. Soltanto dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale infatti scatterà il cronoprogramma, fissato dal provvedimento, che porterà i 18 mila dipendenti provinciali in sovrannumero ad accasarsi presso altri enti (in primis regioni e comuni, amministrazioni statali, soprattutto ministero della giustizia, ma anche enti del Servizio sanitario nazionale). Ecco le tappe, che avevamo già anticipato, ma che riteniamo utile ricordare in prossimità (speriamo) dell’avvio dell’iter procedurale:

1) Entro 20 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, le province dovranno inserire nel portale «Mobilità. gov» gli elenchi dei dipendenti in sovrannumero.

2) Entro 40 giorni dalla pubblicazione, regioni, enti locali, inclusi gli enti pubblici non economici e gli enti del Ssn, inseriranno i posti disponibili, in modo che entro 60 giorni, sempre decorrenti dalla pubblicazione in G.U., palazzo Vidoni possa rendere pubbliche le dotazioni disponibili.

3) A questo punto i dipendenti in sovrannumero (compreso il personale di polizia provinciale e i dipendenti della Croce rossa italiana) avranno 30 giorni di tempo per presentare le istanze di mobilità in relazione all`offerta di posti, compilando il modulo disponibile sul portale «Mobilità.gov».

CRITERI – Al fine di favorire l`incontro tra domanda e offerta, lo schema di decreto prevede una serie di criteri.

– Regola generale sarà l`assegnazione dei dipendenti in sovrannumero alle regioni e agli enti locali, inclusi gli enti pubblici non economici e quelli del Ssn. I dipendenti in comando o fuori ruolo verranno prioritariamente assegnati alle amministrazioni in cui prestano servizio.

– Analogamente, la polizia provinciale verrà prioritariamente destinata ai comuni con funzione di polizia locale, mentre al ministero delle infrastrutture andranno coloro che nelle province si occupavano della gestione degli albi provinciali degli autotrasportatori.

– Per i lavoratori della Croce rossa, la mobilità sarà verso le amministrazioni statali con priorità, anche in questo caso, per il ministero della giustizia.

– Sul piano individuale sarà favorito chi gode dei benefici della legge 104/1992 e chi ha figli fino a tré anni di età.

Sul provvedimento, come si ricorderà, non è stata raggiunta l`intesa in Conferenza unificata, ma il Governo ha deciso, giustamente, di procedere in attesa che gli enti territoriali si ricordino di far fronte ai loro adempimenti. A proposito, consigliamo a sindacati e dipendenti di far pressione perché le loro amministrazioni ‘di area vasta’, come si chiamano adesso le province (è cambiato poco, se non è zuppa è pan bagnato), provvedano celermente alla redazione e pubblicazione degli elenchi dei posti disponibili, se no l’iter corre il rischio di essere nuovamente bloccato.

AGGIORNAMENTO DEL 30 SETTEMBRE; decreto registrato e pubblicato sul sito del Ministero: link


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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