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Camillo Cipriani A5c37d06

Luce e gas: il Parlamento vuol fare chiarezza sui conguagli e le bollette sospette

Iva retroattiva sulle bollette domestiche
bollette domestiche

ROMA – Il Parlamento si scaglia contro le società che producono energia (gas e luce) accusate di poca trasparenza e di vessare gli utenti. I gruppi Fi-Fdi, Sel, Lega Nord, M5S, Sc, Pd hanno firmato mozioni in cui interrogano il governo e puntano il dito contro le inadempienze di società che vendono e distribuiscono energia. Conguagli esorbitanti, che derivano da anni di conteggi stimati e non effettivi da parte dei gestori, maxi bollette di luce e gas che mettono in crisi i bilanci delle famiglie, queste le denunce delle Associazioni dei consumatori. Recepite anche dall’Antitrust che ha aperto una procedura nei confronti di cinque gestori nazionali di gas e elettricità.

Il sospetto? Mancanza di periodiche letture effettive al contatore, conteggi basati su consumi presunti o stimati, fatturazioni «sballate», tariffazione incomprensibile, bollette non recapitate, l’elenco delle omissioni e delle lacune che danneggiano l’utente é lungo. I gruppi parlamentari adesso chiedono al governo di agire e di impedire alle società dell’energia di scaricare sull’utenza le proprie eventuali carenze e i propri disservizi. Venti giorni fa, rispondendo in aula alla Camera a una mozione, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari, aveva detto che il governo era pronto a intervenire nel ddl Concorrenza per bloccare la pratica dei maxi-conguagli nelle bollette dell’energia elettrica e del gas. L’augurio? Che non si tratti di una promessa vana.

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