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Ristrutturazioni edilizie

Agevolazioni fiscali solo fino al 30 giugno

ristrutturazioni edilizie
ristrutturazioni edilizie

FIRENZE – C’è tempo solo fino al 30 giugno 2013 per usufruire delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione degli immobili. Nel 2012 sono state introdotte importanti novità per chi ha deciso di ristrutturare casa ed usufruire della detrazione fiscale da scalare nella dichiarazione dei redditi. Se da un lato dal 1° gennaio 2012 l’agevolazione è stata resa permanente e non viene più riproposta di anno in anno con modalità sempre diverse, con una norma del giugno 2012 è stata modificata la percentuale di detraibilità delle spese sostenute e il totale complessivo delle spese su cui calcolare la detrazione stessa. Venne però fissato un limite temporale per poter usufruire di tale agevolazione fiscale, che scade il 30 giugno prossimo.

Vediamo le cifre. Per tutte le spese sostenute per ristrutturazione edilizia e pagate tramite bonifico bancario dal 26 giugno 2012 (data di entrata in vigore del DL 83/12) al 30 giugno 2013, la detrazione IRPEF aumenta dal 36% al 50%, da scalare in 10 anni. Analogamente, il limite massimo di spesa per immobile su cui calcolare la detrazione raddoppia e passa da € 48.000 a € 96.000.

Naturalmente questo limite di deducibilità vale per ogni contribuente: un condominio con numerose unità può effettuare ristrutturazioni imponenti facendo riconoscere per ogni condomino detrazioni pari al 50 % della cifra spesa, ripartita in riferimento ai millesimi di proprietà.

La sensazione degli addetti del settore é che la possibilità di godere di tali agevolazioni abbia spinto molti condomìni ad impegnarsi in lavori di ristrutturazione che magari erano in discussione da tempo. Da qui lo scopo di vivacizzare la domanda, risvegliando il settore intorpidito dell’edilizia residenziale. Più fiacca sembra essere invece la risposta delle singole famiglie, alle prese con il carovita.

Bisogna quindi stare attenti alla scadenza: per godere delle agevolazioni i lavori devono essere effettuati e saldati, con bonifico, entro il 29 giugno. Con una possibile trappola: se il decreto richiede che i lavori siano saldati, con bonifico, entro il 30/6, le disposizioni attuative dell’Agenzia delle Entrate precisano che la validità del pagamento al 30 giugno é condizionata dall’emissione del bonifico entro il 29/6. Pertanto è la valuta di accredito al beneficiario quella che conta.

Quest’anno poi il 29 e 30 giugno cadono di sabato e domenica. Rischiosissimo aspettare l’ultimo giorno: meglio pagare un po’ prima che all’ultimo minuto. Altrimenti si rischia di ritrovarsi all’improvviso a poter detrarre solo il 36% e non il 50%. L’Erario è contento, il contribuente un po’ meno.


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