Province: manifestazione nazionale dei dipendenti. Il consiglio regionale della Toscana discute i trasferimenti
FIRENZE – ‘Province, no alla mobilità selvaggia e ai tagli al sistema delle autonomie’. Dietro queste parole Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno promosso, per oggi 27 ottobre, una giornata di mobilitazione con iniziative in tutti i territori ‘a difesa del lavoro e dei servizi pubblici’. La mobilitazione, spiegano i sindacati, “mette al centro il processo di riordino ‘incompiuto’ delle province, a partire dai tagli previsti dalla legge di Stabilità per gli enti locali fino al decreto sui criteri generali per la mobilità dei dipendenti pubblici, e i rischi connessi alla tutela del lavoro e dei servizi ai cittadini”.
Un processo di riordino, aggiungono Cgil Cisl e Uil di categoria, “incompiuto e che rischia di impantanarsi definitivamente per la riduzione pesante di risorse agli enti locali, così come previsto dalla legge di Stabilità, che si abbatterà pesantemente sul lavoro e sull’offerta di servizi ai cittadini”.
Nel dettaglio Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dicono, infatti, “no a un decreto che riduce i salari, violando le garanzie stabilite dalla legge, no a un decreto che disperde le conoscenze e le professionalità dei lavoratori, no a un decreto che non garantisce efficacia alle procedure”. I sindacati, infatti, rivendicano “un processo che metta al centro una corretta ricollocazione del personale provinciale, a partire dalla valorizzazione delle competenze professionali e da un vero rilancio dei servizi sul territorio”. Per queste ragioni oggi in tutta Italia è in programma una giornata di mobilitazione con assemblee e presidi nei luoghi di lavoro, in particolare davanti alle sedi regionali.
CONSIGLIO – Intanto oggi 27 ottobre alle 15,30 si terrà la seduta del Consiglio regionale della Toscana per discutere proprio le modifiche alla legge regionale 22 del 2015, recante disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali e l’approvazione degli elenchi del personale soggetto a trasferimento. Il provvedimento è passato a maggioranza in commissione Affari istituzionali