Festa dell’Esercito: 152 anni di tradizione
FIRENZE – I 152 anni dell’Esercito Italiano sono stati oggi ricordati anche a Firenze, durante una cerimonia sobria ma sentita che si è svolta presso la caserma Redi in via Venezia.
«Sta a noi mostrarci degni della fiducia che il paese ci riserva, assolvendo i nostri compiti con disciplina ed onore come hanno fatto coloro che ci hanno preceduto sulla via del dovere» ha detto nel suo intervento il generale di divisione Agostino Biancafarina, comandante dell’Istituto Geografico Militare.
Un picchetto in armi ha proceduto al solenne alzabandiera, davanti alle massime autorità civili e militari cittadine, tra le quali l’assessore alla mobilità Massimo Mattei in rappresentanza del Comune, il presidente del tribunale Enrico Ognibene, il questore Francesco Zonno, i vertici delle Forze armate a Firenze. Tra il pubblico c’erano la squadra primavera della Fiorentina e tre classi del liceo scientifico Castelnuovo, del liceo classico Michelangiolo e dell’istituto alberghiero Buontalenti.
È stata data lettura del messaggio del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, che ha parlato della forza armata quale «protagonista attiva della vita nazionale». Ricordata anche la figura del paracadutista Pasquale Vaccaro, del 183° reggimento «Nembo» della Folgore di Pistoia, caduto 20 anni fa in Somalia durante una missione di pace delle truppe italiane per conto dell’Onu.
Si è quindi tenuta, nell’aula magna del dipartimento militare di medicina legale, una conferenza sul tema:«L’Esercito italiano, una risorsa per il paese: il caso del disaster relief» a cura della dottoressa Serena Lisi dell’Università di Firenze, dove insegna Scienza della Politica e Analisi e pianificazione delle operazioni di pace.
A conclusione sono state effettuate visite al museo della Sanità Militare e dell’Istituto Geografico Militare di via Cesare Battisti. Passando da piazza San Marco agli studenti è stata fatta notare la statua di Manfredo Fanti, il ministro della guerra del nuovo regno d’Italia, che il 4 maggio 1861 decise la nascita dell’Esercito italiano con questa disposizione: «si rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed uffici militari che d’ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione d’Armata Sarda».