
Pensioni: Renzi niente tagli nel 2016. Ma Boeri insiste (e fa la proposta sul sito Inps)

ROMA – “Noi paghiamo ogni anno 250 miliardi di euro di pensioni. Tagliamo lì? Io penso sia un errore. Alcuni correttivi proposti dall’Inps di Tito Boeri avevano un valore di equità: si sarebbe chiesto un contributo a chi ha avuto più di quanto versato. Non mi è sembrato il momento: dobbiamo dare fiducia agli italiani”. Così Matteo Renzi, intervistato da Bruno Vespa per il suo ultimo libro, “Donne di cuori”.
GOVERNO – Il governo non ha fretta sulle pensioni. Il piano del presidente dell’Inps, Tito Boeri, per cambiare la legge Fornero non è tra le priorità di Renzi. Escluso dalla legge di Stabilità perchè considerato troppo oneroso, è stato rinviato al prossimo anno. Palazzo Chigi non intende correre su una materia così delicata e penserebbe piuttosto a una delega lunga, attenta all’equità sociale, con risorse da inserire nella Legge di Stabilità del 2017. Quindi tra un anno esatto. Il governo, spiegano fonti vicine al dossier, sceglie dunque la linea della prudenza per rispondere alle esigenze di equilibrio dei conti pubblici, e dunque alle dovute coperture finanziarie, ma soprattutto per minimizzare l’impatto sociale e procedere ad una riforma che non vada a scapito degli assegni più deboli.
INPS – Nel frattempo l’Inps passa dalle indiscrezioni ai documenti pubblici. Dopo le anticipazioni di Boeri alla trasmissione in 1/2 ora di Lucia Annunziata, l’istituto pubblicizza le sue proposte .per la lotta alla povertà. Un reddito minimo garantito pari a euro 500 euro (400euro nel 2016 e nel 2017) al mese per una famiglia con almeno un componente ultracinquantacinquenne.
EQUITÀ – L’Istituto ha pubblicato sul sito il documento «Non per cassa ma per equità», contenente le proposte consegnate al governo nel giugno 2015. Le possibili coperture per il cd. Sostegno di Inclusione Attiva per gli ultra 55enni sarebbero individuate dai tagli alle pensioni d’oro e ai vitalizi. «Tra i potenziali perdenti circa 250.000 percettori di pensioni elevate», spiega l’Istituto a cui si aggiungerebbero «più di 4.000 percettori di vitalizi per cariche elettive». Più che di un atto di equità si tratterebbe di un furto a quei pensionati che hanno versato fior di contributi per oltre 40 anni, che hanno maturato aspettative e certezze che lo Stato, dopo aver confermato, non può distruggere con un semplice colpo di mano. La Consulta ha più volte stabilito che si tratta di provvedimento incostituzionale.
CISL – Ma intanto i sindacati contestano l’immobilismo del governo per quanto riguarda la flessibilità e i troppo annunci di Boeri. Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, parlando di riforma della legge Fornero.”Siamo stufi di annunci, di ipotesi di opinionisti, ministri e del presidente dell’Inps, facciamo le cose seriamente, il Governo convochi le parti sociali e si inizi una trattativa vera e propria”. “In questa finanziaria – ha spiegato Furlan a margine di un’assemblea a Milano – dopo annunci del Governo anche i contraddittori tra i vari ministri e tra un ministro e il presidente del Consiglio, sulla riforma della peggiore legge pensionistica europea non c’è nulla”. “Il ministro Poletti – ha ricordato – ha annunciato la controriforma per il 2016, ma siamo stufi di annunci, di ipotesi di opinionisti, economisti, ministri e del presidente dell’Inps”. Secondo Furlan, “il Governo deve iniziare una trattativa seria e propria con le parti sociali per cambiare davvero la legge Fornero, chiediamo incontri seri con progetti che non possono essere o del presidente dell’Inps, o del singolo ministro, o dei vari economisti sparsi nel Paese, deve essere il progetto del Governo”. Per questo la leader sindacale invita a “lavorare seriamente” per “trattare in modo serio questo che è un aspetto fondamentale per la vita del Paese”.
POLVERINI – Critiche anche dal centrodestra. “In Parlamento esistono diverse proposte di riforma sulle pensioni da parte di tutti i gruppi politici e sulle quali c’è già un’intesa ed un percorso condiviso. Boeri continua a confondere il suo ruolo che è quello di far funzionare l’istituto di cui è presidente”. Renata Polverini(Fi), Vice presidente della commissione lavoro incalza Boeri che “si dovrebbe occupare, ad esempio, di diminuire i tempi di attesa di quei lavoratori che per percepire la cassa integrazione aspettano anche 8 mesi o un anno, oppure chiarire definitivamente il numero dei cosiddetti esodati ancora non definito. Abbiamo chiesto più volte in commissione di chiudere con alcune questioni che ancora si trascinano, come opzione donna, quota96 e esodati. Attualmente tra promesse e rinvii, non siamo ancora nelle condizioni di mettere in campo una riforma in grado di sanare definitivamente questi problemi. Mi pare, quindi, che non serve un’ulteriore proposta del presidente dell’Inps. La questione della flessibilità, che sanerebbe queste situazioni viene ancora una volta rinviata, ancora una volta il presidente del consiglio non intende dare una risposta esaustiva a tutti coloro che vivono oramai da troppo tempo privi di reddito”.
