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Le famiglie modificano e riducono le spese alimentari causa crisi

Inflazione ancora in calo: +0,1% nel 2015. Per l’Istat è il livello più basso dal 1959

Inflazione aumenta su base annua, diminuisce su base mensile
Inflazione rallenta

ROMA – Nel 2015 l’inflazione rallenta ancora, per il terzo anno consecutivo, portandosi a +0,1% dal +0,2% del 2014. Lo rileva l’Istat sottolineando che il tasso medio annuo è il piu’ basso dal 1959. Il dato risulta dalle serie storiche da cui emerge anche che nel 1959 l’economia italiana segnò una deflazione dello 0,4%. Poi arrivò il boom economico anni Sessanta. Ma torniamo a oggi: a dicembre i prezzi al consumo sono rimasti fermi su base mensile, mentre sono lievemente aumentati dello 0,1% su base tendenziale.

L'”inflazione di fondo”, calcolata al netto degli alimentari freschi e dei prodotti energetici, rimane invece stabile a +0,7%. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,3% in termini congiunturali e aumentano, in termini tendenziali, dello 0,9% (dal +1,3% di novembre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% su base mensile e sono fermi su base annua (era -0,1% a novembre).

La stabilita’ dell’inflazione a dicembre, spiega l’istituto di statistica, e’ dovuta al bilanciarsi di spinte contrapposte: da una parte l’accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9%, da +0,6% di novembre) e l’ulteriore riduzione dell’ampiezza della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-8,8%, da -11,2% di novembre); dall’altra l’inversione della tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-1,7%, da +0,6% di novembre) e il rallentamento della crescita di quelli degli Alimentari non lavorati (+2,2%, da +3,2%). A dicembre l'”inflazione di fondo” scende a +0,6% (da +0,7% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,7% (da +0,8% di novembre).

Rispetto a dicembre 2014, i prezzi dei beni calano dello 0,1% (da -0,2% il mese precedente) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,3%, da +0,6% di novembre). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di quattro decimi di punto percentuale. Nel mese di dicembre 2015, sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dello 0,1% su base annua (da +0,2% di novembre). Il tasso di crescita medio annuo relativo al 2015 e’ pari a +0,1%, (da +0,2% del 2014).

Anche a livello europeo le cose non vanno meglio. Secondo Eurostat infatti, il mese scorso, nell’Eurozona, il tasso annuo e’ stato pari allo 0,2%, come nel mese precedente.

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