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Contratti pubblico impiego: la Uil consegna sacchi di carbone al governo-Befana

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ROMA – Sacchi di carbone indirizzati al premier Matteo Renzi e al governo, alla vigilia dell’Epifania, per contestare il mancato rinnovo del contratto dei circa tre milioni di dipendenti pubblici, bloccato da oltre sei anni, e sollecitare il rispetto della sentenza della Consulta. E’ l’iniziativa delle categorie del pubblico impiego Uil (Uil-Fpl, Uil-Pa, Uil-Rua e Uil-Scuola), in piazza Montecitorio, con il segretario generale. “Abbiamo portato il carbone al premier Renzi e al governo”, ha detto Barbagallo dal presidio in piazza Montecitorio “e anche per sollecitare il parlamento a rispettare la sentenza della Corte costituzionale, che già a giugno scorso ha detto che bisogna rinnovare il contratto del pubblico impiego. Ci auguriamo che il governo si dia una mossa perché il carbone non diventi ardente: è meglio che ci convochi”.

Il numero uno della Uil è tornato anche sul tema delle pensioni e della disoccupazione giovanile, “il vero fallimento della politica” del governo, con “un riciclaggio dei posti di lavoro”. “Avevamo detto che bisognava estendere gli 80 euro ai pensionati, che sono i veri ammortizzatori sociali soprattutto nelle famiglie più povere. Avevamo detto che bisognava modificare la legge Fornero, stiamo aspettando ancora la convocazione”, ha aggiunto Barbagallo.

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