Auto blu: sono 40mila in meno. Ma restano ancora quelle di regioni, province e comuni
ROMA – Una battaglia ingaggiata dagli ultimi Governi, primo a partire il governo Letta, ha preso di mira il numero eccessivo delle auto blu, le auto di servizio, con autista, a disposizione di ministeri, enti e istituzioni varie. Anche l’ex commissario alla spesa pubblica Carlo Cottarelli si era cimentato nell’impresa e aveva raccontato, parlando delle difficoltà incontrate, che, quando aveva provato a tagliare quelle dei graduati della difesa, si era sentito rispondere che c’è un regolamento che vieta agli ufficiali di usare l’ombrello, così per non bagnarsi erano costretti, loro malgrado, ad usare auto di servizio. Matteo Renzi aveva promesso un taglio drastico, stabilendo che, al massimo, ogni dicastero ne avrebbe potuto disporre solo di cinque oltre a quella del ministro. Termine ultimo per adeguarsi alla regola era il 31 dicembre dello scorso anno. Il compito di controllare e censire il taglio, era stato affidato al ministro della funzione pubblica Marianna Madia.
Per un anno ha sollecitato i colleghi a rispettare il tetto, ed ora è arrivato il momento di tirare le somme. Il censimento del gennaio 2016, pubblicato sul sito del governo, dimostra che nel loro complesso il numero delle auto di servizio a disposizione di tutte le amministrazioni, centrali e locali, sarebbe diminuito di oltre 40 mila unità, dalle 66.579 vetture del 2014, alle 22.415 della fine dello scorso anno. Un calo deciso, anche se il dato potrebbe scontare qualche imprecisione, perché diverse amministrazioni, soprattutto i Comuni, non hanno risposto al censimento. In queste cifre, tuttavia, sono comprese non soltanto le auto blu, ossia di grossa cilindrata e guidate generalmente da un autista, ma tutte quelle utilizzate per vari scopi dalle amministrazioni.
Dopo molte resistenze nel novembre del 2015 è stata raggiunta l’intesa sulla riduzione delle auto blu anche degli enti territoriali, sancita dalla Conferenza unificata. Entro il 31 dicembre 2016 Regioni, Province e Comuni dovranno ridurre del 25% le autovetture di servizio con autista adibite al trasporto di persone, anche a uso non esclusivo.