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ChiantiBanca: sarà il nuovo cda a valutare l’eventuale ‘way out’
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FIRENZE – La nota di Bcc Chianti Banca in merito alla riforma del credito cooperativo è sintetica ma assai esplicativa. Dice: “Qualsiasi valutazione relativa al cosiddetto ‘way-out’ dalla futura holding previsto dalla recente riforma sul credito cooperativo avviata dal D.L. 14 febbraio 2016 n.18, sarà di pertinenza del nuovo consiglio di amministrazione eletto dalla prossima assemblea, e quindi sottoposta al giudizio dei soci”.
E ancora: “Più che i dettagli della normativa, decisiva sarà la valutazione del progetto industriale elaborato da Federcasse e, quindi, della futura holding. La decisione dipenderà dalla chiarezza ed efficacia del progetto stesso e dalla capacità – in cui confidiamo – di ridisegnare e dare una svolta al movimento”. Il nuovo cda “valuterà tutte le opzioni sul tavolo nell’interesse dei soci, dei clienti e dei territori su cui opera”.
“Riguardo alla questione relativa alla soglia patrimoniale prevista dal Decreto Legge per il ‘way-out’ – si spiega – qualsiasi calcolo (e relativa valutazione) che si basasse sulla situazione precedente all’avvio del progetto di fusione con BCC di Pistoia e BCC Area Pratese, non ha alcuna rilevanza”.