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Pistoia: il vescovo, mons Tardelli, bacchetta i due parroci che offrono la chiesa per la preghiera dei musulmani. La confusione non facilita l’accoglienza

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PISTOIA – «In merito a quanto vediamo scritto sui giornali o riferito da vari mezzi di comunicazione, si precisa che la doverosa, necessaria e rispettosa accoglienza delle persone che professano altri culti e religioni non si fa offrendo spazi per la preghiera all’interno delle chiese destinate alla liturgia e all’incontro della comunità cristiana. Per quella si possono trovare benissimo altri spazi e altri luoghi ben più adatti e più rispettosi anche di chi ha un’altra fede». E’ quanto si legge in una nota del vescovo di Pistoia Fausto Tardelli, dopo l’annuncio di alcuni parroci della Diocesi pistoiese di destinare spazi all’interno delle loro chiese per la preghiera dei migranti di fede musulmana.

«I motivi sono tanti e talmente ovvi che non è necessario nemmeno richiamarli – prosegue il vescovo -. I sacerdoti coinvolti in questa vicenda hanno ribadito che il loro pensiero e la loro volontà di apertura agli immigrati sono stati travisati, dal momento che non è assolutamente loro intenzione creare situazioni di confusione che non aiutano certo l’accoglienza. Sono per altro ben consapevoli – conclude il vescovo Tardelli – della necessità di agire in questo campo con grande attenzione e rispetto sia di chi viene che della popolazione residente al fine di realizzare una vera integrazione sociale».

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