
Empoli-Fiorentina (domenica, ore 12,30), derby per tornare a vincere. Sousa allo Zenit? Lui: parlo solo del presente…

FIRENZE – L’Inter ha vinto a Frosinone (0-1, gol di Icardi) e ha momentaneamente scavalcato la Fiorentina insediandosi da sola al quarto posto. I viola devono vincere a Empoli per riconquistare la posizione che dà diritto alla qualificazione per i girobni di Europa League. Da troppo tempo la Fiorentina non vince. Ora tiene banco la cena di Paulo Sousa a Villa Cora. L’allenatore, durante la conferenza stampa, ha ribadito lealtà verso il club e verso i Della Valle, ma ha insistito nel non voler ipotecare il futuro. Il mio parere? L’ho detto venerdì sera a Italia7 e l’ho ribadito oggi, sabato 9 aprile, a Lady Radio: credo che fra Sousa e la Fiorentina si sia aperta una crepa profonda, insanabile, dopo la chiusura della campagna acquisti di gennaio. Lui è persona seria: vuol puntare a obiettivi precisi, ma deve essere messo in condizione di centrarli. I Della Valle si indispettirono quando lui disse che non era soddisfatto. Poi è venuta la batosta con la Roma e sono arrivati pareggi deludenti (Verona, Frosinone, Sampdoria). E ora? Si fanno molte ipotesi, anche quella di un’intesa fra Sousa e lo Zenith di San Pietroburgo. Lui non insegue solo i soldi, ma anche un progetto. Già l’anno scorso ruppe il contratto con il Basilea per l’avventura fiorentina. Chissà che non abbia già maturato una nuova sfida professionale.

PAULO SOUSA – Intanto ecco le sue parole: «Non esiste il futuro senza il presente, noi allenatori viviamo del risultato, è così da sempre, ecco perché adesso sono solo concentrato sulla Fiorentina e sul derby di domani con l’Empoli. E comunque le voci di mercato non mi distraggono. Hanno scritto che sarei stato cena con dirigenti dello Zenit di San Pietroburgo o di altri club? Non è che se ogni volta che vado a cena devo giustificare con chi sono, comunque nessuno in società mi ha chiesto spiegazioni. Piuttosto conosco bene il sistema del calcio e questi momenti di speculazione. Io ho un contratto – ha ribadito il tecnico viola -, non ho bisogno di parlare di questo, il presidente ha già detto pubblicamente che vorrebbe continuare a lavorare assieme. Il fatto è che quando i risultati non sono dei migliori si specula su tutto. In ogni caso, oggi io sono l’allenatore della Fiorentina e sono molto concentrato su questo, le voci non mi devono distrarre, da qui alla fine ci sono ancora 21 punti disponibili, dobbiamo tornare a vincere, a divertirci e a ritrovarci, tutte le mie energie sono su questo obiettivo».

DELLA VALLE – A chi gli ha ricordato la volontà espressa da Andrea Della Valle, sabato scorso, di aprire un ciclo con lui, l’allenatore portoghese ha risposto: «Non esiste il futuro senza il presente, per questo conta e parlo solo del presente. Noi allenatori viviamo dei risultati, basti vedere che come sono venuti a mancare negli ultimi tempi i media hanno messo in discussione tutto quello che io e la squadra avevamo fatto. Dunque conta solo il presente fermo restando che tra me e la società i rapporti sono sempre stati chiari».

KALINIC – Rispetto all’ultimo match, con la Sampdoria, torna a disposizione Kalinic che ha smaltito la squalifica ed è recuperato Badelj
regolarmente tra i 20 convocati, probabile rilancio dal 1′ di Bernardeschi reduce dalla panchina contro la Samp, ancora out
per infortunio Mati Fernandez. Riguardo all’Empoli, che non vince dal 10 gennaio, il derby è atteso ma non troppo, complice una prevendita da parte viola non troppo calda, a causa di prezzi ritenuti esosi da parte del pubblico fiorentino rispetto alla qualità del settore ospiti del Castellani. Ma con i quasi 7.000 abbonati empolesi, lo stadio avrà comunque un bel colpo d’occhio da 10.000 persone.

GIAMPAOLO – In campo possibili problemi per Marco Giampaolo. Il tecnico azzurro ha annunciato l’assenza di Andrea Costa in difesa: il centrale ha avuto l’influenza e non è stato nemmeno convocato. Sembrava dovesse essere Ariaudo il suo sostituto, invece giocherà Cosi, come anticipato dal tecnico. Giampaolo dice: «E’ sempre una gara particolare, sarebbe un guaio se non la sentissimo così. Dovremo avere spirito di appartenenza. Oltre a questo dobbiamo avere la consapevolezza di giocarla attraverso le nostre caratteristiche. Non dobbiamo snaturarci. Di motivazioni per fare bene ce ne sono tante e la salvezza è sicuramente una di quelle. E’ l’opportunità per blindare questo risultato, ma anche per dare una gioia al nostro pubblico. La posta in palio è alta. Vogliamo far bene, la vittoria ci manca
da molto tempo, anche se le prestazioni ci sono state, anche sabato scorso con la Juve».
