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Firenze, Oltrarno: scritte contro forze dell’ordine e preti, denunciati 12 anarchici. Dura condanna del Sindaco Dario Nardella

degrado

FIRENZE – Dodici persone sono state denunciate dalla polizia per aver imbrattato ieri sera la zona dell’Oltrarno a Firenze con scritte contro forze dell’ordine e preti. Le denunce, secondo quanto emerso, riguarderebbero appartenenti all’area anarchica e potrebbero aumentare nei prossimi giorni. I dodici denunciati non hanno partecipato al corteo che ha sfilato in Oltrarno per il 25 aprile. Secondo quanto spiegato dalla polizia, fanno parte di un gruppo di anarchici che da ieri pomeriggio intorno alle 15 si era radunato poco distante, in piazza Tasso, organizzando un presidio non preavvisato alla questura. Intorno alle 20 il gruppo si è diretto verso piazza Santo Spirito, dove era ancora in corso la manifestazione per il 25 aprile, vergando numerose scritte sui muri lungo la strada. Due residenti della zona avrebbero cercato di fermarli, venendo anche alle mani con alcuni di loro, ma senza riportare ferite. I writers non sarebbero stati denunciati sul momento dalla polizia per evitare scontri, anche tenuto conto del fatto che nella vicina piazza Santo Spirito erano presenti circa mille persone. Altre denunce potrebbero arrivare nei prossimi giorni, poiché altri responsabili potrebbero essere identificati attraverso l’acquisizione delle telecamere della zona.

NARDELLA – Dura la condanna dell’episodio del Sindaco Dario Nardella: «Giù le mani dal 25 aprile: chiederò all’Anpi di isolare i soggetti che hanno imbrattato Firenze e che strumentalizzano la festa del 25 aprile. Questa festa non può essere l’occasione di manifestare in modo violento degradando e ferendo la nostra città. E’ intollerabile, e questo è il messaggio che porterò domani al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Non possiamo più assistere ad atti che non sono bravate ma sono veri e propri reati che oltraggiano la nostra città, siamo stufi di tollerare tutto questo – ha aggiunto il sindaco – siamo di fronte ad atti vigliacchi, ad un danneggiamento del nostro patrimonio culturale».

Oltre alle denunce, che la nostra Digos inoltra puntualmente all’Autorità giudiziaria, occorrerebbe che seguissero anche condanne per queste bravate, cosa che, non solo a Firenze, ma in molte città d’Italia, avviene molto di rado, visto che l’Autorità giudiziaria talvolta si dimostra molto comprensiva, sostenuta da disposizioni di legge lassiste, nei confronti di questi soggetti. Che qualche anno fa venivano denunciati anche dal prefetto, tanto che su alcuni muri di Firenze erano apparse le scritte «Padoin boia». Da allora non è più successo. Ma almeno quelle scritte sono state cancellate.

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