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Banca Etruria: proteste e striscioni a Empoli, flashmob dei risparmiatori ad Arezzo

Banche: da risparmiatori Etruria striscioni nell'Empolese

EMPOLI – Blitz notturno delle vittime del Salvabanche nel territorio dell’Empolese Valdelsa, in provincia di Firenze, e in Valdinievole (Pistoia). Un gruppo di risparmiatori di Banca Etruria ha infatti sistemato una dozzina di striscioni tra Empoli, Montelupo Fiorentino e Montecatini Terme. Tre manifesti sono stati messi anche sui cavalcavia della superstrada Firenze-Pisa-Livorno. ‘Bankitalia e Consob non vigilano, le banche truffano, il Governo azzera. Chi ci tutela?’, è scritto in uno degli striscioni in cui si dice anche no all’ipotesi dell’arbitrato. “Non siamo speculatori ma risparmiatori”, si legge in un altro striscione. Due quelli messi vicino allo stadio di Empoli: ‘Banca Etruria vs risparmiatori azzerati – arbitra: Cantone’ e ‘Si arbitrano le partite di pallone non i di ritti delle persone capito Cantone?’. Il 19 aprile altri striscioni di protesta di risparmiatori erano apparsi ad Arezzo.

Oggetto: Flash mob delle Vittime del Salva-Banche questa mattina all'interno delle sedi banca Etruria di Arezzo e di altre filiali del centro Italia. Flash mob questa mattina all'interno delle sedi banca Etruria di Arezzo e di altre filiali del centro Italia. Gruppi di risparmiatori sono entrati all'interno delle banche come comuni clienti e una volta all'interno hanno mostrato dei cartelli agli impiegati e alle persone presenti: "rimborsi integrali o pioggia di azioni legali". L'intento era anche quello di mandare un messaggio ai dipendenti dell'istituto, che come i coordinatori hanno dichiarato durante il blitz non sono i veri nemici dei risparmiatori, ma strumentalizzati in una guerra in cui sono state messe contro le fasce più deboli di questa vicenda. La reazione degli impiegati dell'istituto di Arezzo è stata di indifferenza totale e indisponibilità all'ascolto, continuando come se nulla fosse a svolgere il loro lavoro allo sportello, affrettandosi solamente a chiamare la sicurezza che intervenuta, valutando la situazione, non ha fatto altro che aspettare che i risparmiatori azzerati, che hanno parlato solo pochissimi minuti, uscissero dall'istituto. In allegato sono disponibili le foto dei flash mob. Associazione Vittime del Salva-Banche Carmen Letizia Giorgianni Silvia Battistelli

AREZZO – Flashmob stamani all’interno della sede di Banca Etruria ad Arezzo: gruppi di risparmiatori sono entrati nell’istituto di credito come comuni clienti e una volta all’interno hanno mostrato dei cartelli agli impiegati e agli altri presenti con scritto ‘rimborsi integrali o pioggia di azioni legali’. L’azione, si spiega, è stata promossa dall’associazione Vittime del Salva-banche ed è stata fatta anche in altre filiali del centro Italia di Banca Etruria.

L’intento, è stato ancora spiegato, era anche quello di mandare un messaggio ai dipendenti dell’istituto, che, come i coordinatori della protesta hanno dichiarato durante il blitz, “non sono i veri nemici dei risparmiatori, ma strumentalizzati in una guerra nella quale sono state messe contro le fasce più deboli della vicenda”.

La reazione degli impiegati dell’istituto di Arezzo è stata di indifferenza totale e indisponibilità all’ascolto – commenta Letizia Giorgianni responsabile dell’associazione Vittime Salva-banche – tutti hanno continuato come se nulla fosse a svolgere il loro lavoro allo sportello, affrettandosi solamente a chiamare la sicurezza che intervenuta, valutando la situazione, non ha fatto altro che aspettare che i risparmiatori azzerati, che hanno parlato solo pochissimi minuti, uscissero dall’istituto. Sul posto è intervenuta anche la Digos ma tutto si è svolto in maniera pacifica.

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