![](/wp-content/themes/yootheme/cache/2d/IMG_8363-0-1-2dbaa592.jpeg)
Scuola: il 23 maggio sciopero generale proclamato dai sindacati. Chiedono contratto, stabilità del lavoro, qualità dell’apprendimento
ROMA – I sindacati della scuola hanno proclamato per il 23 maggio uno sciopero generale. Lo hanno annunciato nel corso della manifestazione a Montecitorio quattro sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil e Snals. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal sono scesi in piazza, insieme a docenti, Ata e dirigenti provenienti da tutta Italia, per «raccontare la loro idea di scuola: una #scuolavera, fatta di partecipazione, collegialità, autonomia e contrattazione, una scuola che valorizza tutte le professionalità e ascolta i bisogni di tutto il personale che vi lavora ogni giorno». Nel corso del presidio in piazza Montecitorio sono intervenuti i segretari generali delle quattro organizzazioni sindacali promotrici e alcuni rappresentanti eletti nelle Rsu e delegati di istituto, la voce della scuola vera. «E’ il nostro lavoro che fa la scuola», recita la petizione con la quale i sindacati uniti hanno lanciato una nuova fase di mobilitazione; una petizione che nelle scorse settimane è stata sottoscritta in tutte le scuole da tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori.
Contratto, stabilità del lavoro, qualità dell’apprendimento, partecipazione democratica: questi, e molti altri, i punti essenziali contenuti nella petizione con la quale i sindacati pongono al centro dell’attenzione il personale della scuola nella sua unitarietà e complessità, proponendolo come il vero protagonista attivo ed essenziale di processi di innovazione, chiedendo un riconoscimento adeguato dell’impegno e della professionalità spesi ogni giorno per assicurare a studenti e famiglie la migliore qualità dell’azione educativa.