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Firenze: centro storico blindato. Anche con i militari. Stop agli abusivi davanti alla Galleria dell’Accademia. Super controlli in Santo Spirito

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FIRENZE – Come preannunciato dal sindaco, Dario Nardella, si è riunito in Prefettura il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dedicato alla situazione della sicurezza fiorentina alla luce degli ultimi episodi che hanno visto protagonisti esponenti dei centri sociali. Queste le conclusioni dell’incontro, riassunte nel comunicato diramato dalla Prefettura.

CRIMINALITÀ E ABUSIVISMO – Partirà il primo maggio il pacchetto di misure per contrastare la criminalità e l’abusivismo commerciale e di prevenzione antiterrorismo, che è stato varato lo scorso 14 aprile. Al tavolo del prefetto Alessio Giuffrida, erano presenti i responsabili delle forze dell’ordine, gli assessori Federico Gianassi e Sara Funaro e il comandante della polizia municipale, Seniga.

CENTRO STORICO – Il dispositivo individuato prevede un’azione integrata con polizia carabinieri e guardia di finanza focalizzati in particolar modo sulla criminalità comune e i servizi antiterrorismo; la polizia municipale sorveglierà il centro in modo capillare con attività mirate all’antiabusivismo commerciale. Il centro è poi presidiato anche dai militari dell’operazione “Strade Sicure”, che hanno esclusivamente compiti antiterrorismo, ma che rappresentano comunque un valido elemento di dissuasione contro i tappetini. Un ulteriore aiuto nell’attività di controllo viene anche dall’Associazione dei carabinieri in congedo, già scesi in campo nei giorni scorsi e la cui presenza rappresenta un deterrente. Nel complesso si tratta di un robusto meccanismo di copertura del centro storico, la cui ripartizione in zone suddivise tra i diversi corpi lo renderà ancora più efficace. Piazza Signoria e Uffizi saranno affidati ai carabinieri, piazza del Duomo e Battistero alla polizia, Via Ricasoli e Accademia alla guardia di finanza. Sulle tre maxi aree vigilerà anche la polizia municipale impegnata stabilmente a contrastare il commercio abusivo. Il tavolo tecnico ha deciso modalità, turni e personale impiegato, che sarà in uniforme e in borghese. I servizi saranno modulabili sulla base delle diverse esigenze di ogni zona e i presidi saranno mobili in modo da operare principalmente con interventi dinamici e passaggi frequenti delle pattuglie, ritenuti più funzionali alle esigenze di controllo. “Il presidio della città c’è – ha detto Giuffrida – ed è un bel modello di collaborazione interforze. Insieme si condividono le strategie operative e si decidono le mosse più giuste da fare”.

ACCADEMIA – Si è affrontata inoltre il problema della Galleria dell’Accademia, davanti alla quale venditori abusivi e accattoni molesti infastidiscono i visitatori. Una situazione al centro dell’attenzione del comitato, tanto che il nuovo dispositivo prevede per questa zona un’azione mirata, che avrà bisogno di tempo per dispiegare completamente i suoi effetti. “Dopo di che, si potranno tirare le somme”, ha commentato il prefetto. Intanto il comitato ha valutato che la posizione dei chioschi presenti in via Ricasoli, davanti al museo, risulta pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica perché i banchi offrono riparo agli abusivi e rappresentano anche un ostacolo al fluire della grande moltitudine di gente in attesa di entrare nella Galleria. A questo riguardo il Comune stabilirà il da farsi.

SANTO SPIRITO – Sono stati esaminati inoltre i recenti fatti accaduti in Santo Spirito, sui quali il comitato prosegue un’attenta azione di monitoraggio attendendo nel contempo, per una puntuale analisi del fenomeno, gli esiti delle indagini dell’autorità giudiziaria. “Se si dovessero ripetere episodi di inciviltà – ha spiegato Giuffrida – saremo pronti a intervenire d’intesa con l’Amministrazione comunale”. Il prefetto ha poi aggiunto che “in merito a possibili interventi coattivi di liberazione di immobili, le misure potranno essere complessivamente valutate in seguito agli accertamenti in corso e alla preventiva individuazione di responsabilità individuali”.

GIRO D’ITALIA – Al tavolo si è parlato anche del Giro d’Italia in arrivo in Toscana. Due i passaggi che interessano la provincia di Firenze: il 15 maggio la 9^ tappa “Chianti Classico Stage” (che interesserà i comuni di Tavarnelle Val di Pesa e Greve in Chianti) e il 17 maggio la 10^ tappa “Campi Bisenzio Sestola”. Avvenimenti che richiamano migliaia di spettatori, non solo alla partenza e all’arrivo, ma anche lungo il tragitto, per cui imponenti dovranno essere le misure per garantire al pubblico di assistere all’evento in sicurezza. Per questo motivo il prefetto ha voluto fare il punto con gli organizzatori e i sindaci dei comuni interessati dalle corse. Insieme è stata fatta una ricognizione del percorso, esaminate l’apertura e la chiusura delle strade, studiati i presidi delle forze di polizia e del volontariato. Potenziati, da parte del servizio emergenza 118, i servizi di assistenza alla popolazione per assicurare i consueti livelli di soccorso quando la percorribilità stradale risentirà delle limitazioni programmate. A questo proposito Giuffrida ha raccomandato ai comuni di svolgere nei prossimi giorni un’accurata informazione alla cittadinanza perché siano ben noti i cambiamenti e le deviazioni che saranno apportati alla viabilità, in modo da ridurre al minimo gli eventuali disagi.

Dunque un esame capillare della complessiva situazione e una conferma delle misure già adottate. Una conferma anche delle difficoltà di contrastare le azioni illegali dei centri sociali senza un intervento deciso ed efficace della magistratura, così come in tema di sgombero degli immobili occupati. Sembra di capire che si è deciso di continuare nell’azione di prevenzione già intrapresa, mentre per la repressione c’è ancora tempo, e occorre attendere le iniziative del potere giudiziario. Queste per la verità sono molto sporadiche: ricordo che nel corso del mio mandato ho assistito all’esecuzione di alcuni atti della procura della repubblica nei confronti di qualche gruppo ritenuto eversivo. In particolare nei confronti del collettivo studentesco Spazio liberato 400 colpi. Nei confronti del quale il 4 maggio 2011 scattò la prima operazione di polizia che portò a diverse perquisizioni e ai primi arresti. Nelle settimane successive l’inchiesta si allargò alle manifestazioni che furono organizzate per rispondere a quello che fu definito un attacco repressivo. Il 13 giugno arrivò una alla seconda operazione di polizia che portò all’inizio di un processo che vede un totale di 86 imputati, di cui 35 furono sottoposti a misura cautelare tra arresti – uno in carcere gli altri ai domiciliari – e obblighi di firma.

Restano ancora molte situazioni per le quali gruppi organizzati continuano ad occupare abusivamente edifici e ad organizzare proprio dentro quelle mura le azioni che con eufemismo chiameremo di disturbo e provocazione nella nostra città. La Digos e i Carabinieri hanno, in questi ultimi giorni, provveduto alla denuncia di alcuni anarchici ritenuti responsabili, fra l’altro, di aggressione alle forze dell’ordine intervenute per bloccare un rave party illegale nella zona di Rovezzano e probabilmente anche del lancio di bombe molotov contro il portone della Caserma dei Carabinieri della zona. Tre sono stati arrestati, continuano le indagini della Digos e le denunce. Vedremo quale sarà l’esito.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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