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Il presidente Malagò premia il prefetto Tagliente

Festa dello sport a Palazzo Vecchio: un premio al prefetto Tagliente

Uno dei gruppi premiati al Trofeo Assi Banca Cr Firenze
Uno dei gruppi premiati al Trofeo Assi Banca Cr Firenze

FIRENZE – «Non bisogna aver paura di competere, gareggiare, mettersi in gioco. Nè bisogna aver paura di perdere. Lo sport insegna che il vero fallimento è di chi non si mette in gioco». Parole – probabilmente destinate ben oltre il salone dei ‘500 di Palazzo Vecchio – del sindaco di Firenze Matteo Renzi alle centinaia di ragazzi presenti ieri pomeriggio per la consegna dei premi del Trofeo Assi Banca Cr Firenze, giunto alla 63ª edizione.Vedi la classifica finale.

Il presidente Malagò premia il prefetto Tagliente
Il presidente Malagò (a sin.) premia il prefetto Tagliente

In apertura della manifestazione una Stella d’oro al merito sportivo del Coni è stata attribuita al prefetto di Pisa Francesco Tagliente. È stato lo stesso presidente nazionale Giovanni Malagòa consegnare il riconoscimentoa Tagliente, un tempo atleta delle Fiamme Oro e quindi entrato nella carriera di Polizia, per la costante vicinanza al mondo dello sport, anche durante incarichi di responsabilità sempre maggiori quale quelli di questore di Firenze e Roma e ora prefetto di Pisa.

Dopo il Coni, anche l’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze ha voluto attribuire un riconoscimento al «suo» ex questore, conferendogli la veste di fratello onorario. Una breve ma sentita cerimonia presso la sede storica di piazza del Duomo. «Lo abbiamo fatto – ha detto il provveditore Andrea Ceccherini – per attestare la costante attenzione del dottor Tagliente al mondo del volontariato toscano». Un riferimento, ad esempio, alla presenza dei volontari nelle criticità della «fans zone» allo stadio Franchi, come pure al coinvolgimento di migliaia di volontari nelle ricerche di Roberta Ragusa, scomparsa nel pisano.

Riferendosi ai giovani, Tagliente ha detto di sperare «che nel futuro venga sempre più osservata quella che è la funzione fondamentale delle discipline sportive: contribuire alla formazione atletica ma, soprattutto, morale dei giovani, in modo che si diffonda una vera e propria cultura dello sport».

«La lotta greco romana, che io ho praticato da ragazzo – ha detto il prefetto di Pisa – è una delle più antiche discipline, nella quale la forza viene modulata dal rispetto di alcune regole fondamentali. Le doti fisiche del lottatore si uniscono alla sua capacità di interpretare e coordinare i movimenti più idonei e la plasticità dei movimenti evoca immagini che molti artisti hanno rappresentato, come nel Milone di Pierre Puget, conservato al Louvre».

Il provveditore della Misericordia di Firenze con il prefetto Tagliente
Il provveditore della Misericordia di Firenze Ceccherini con il prefetto Tagliente

Lo sport aiuta ad aprirsi agli altri, ad acquisire fiducia in se stessi, a riconoscere i propri limiti e, soprattutto, ad apprezzare il valore della solidarietà, dei rapporti leali e del riconoscimento dell’altro. Tagliente ha voluto in ultimo sottolineare che l’avversario ritenuto più bravo vada guardato come un modello, riconoscendone bravura e autorevolezza, e non come un rivale da emulare. «Nell’antica Grecia – ha concluso – vi era perfino chi, nelle competizioni di lotta, rinunciava a combattere, perché riconosceva la superiorità invincibile dell’avversario. Nello sport si viene, infatti, giudicati in base alla propria virtù personale, al proprio valore e al proprio coraggio, ma sempre rispettando le regole che sono uguali per tutti».


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Sandro Addario

Giornalista

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