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Economia: secondo Unimpresa la variazione delle aliquote Iva farà aumentare i prezzi fino a +1,72%

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ROMA – Secondo il Centro studi di Unimpresa, la variazione delle aliquote Iva provocherà, contemporaneamente, un aumento dell’indice dei prezzi al consumo dell’1,40% nel 2017 e dell’1,72% nel 2018. Sempre secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati del ministero dell’Economia e della Corte dei conti, in assenza di interventi di sterilizzazione delle clausole di salvaguardia previste dalle due ultime leggi di stabilità (per il 2015 e per il 2016), la variazione delle aliquota Iva provocherà un aumento del gettito fiscale di 15,1 miliardi nel 2018 e di 19,6 miliardi nel 2018. In totale, si tratta di un incremento di 34,7 miliardi nel biennio.

L’impatto sulle famiglie sarà di 414 euro nel 2017 e di 508 euro nel 2018: in totale 922 euro. Effetti sono previsti anche sui prezzi: l’indice dei prezzi al consumo dovrebbe salire dell’1,40% nel 2017 e dell’1,72% nel 2018. L’aliquota Iva ordinaria, oggi al 22%, salirà al 24% nel 2017 e al 25% nel 2018; l’aliquota Iva ridotta, oggi al 10%, salirà al 13% nel 2017, mentre resterà invariata al 4% l’aliquota super ridotta. «L’aumento dell’Iva sarà automatico se il governo non riuscirà a tagliare la spesa pubblica che, tuttavia, continua a crescere – ha spiegato nel suo studio l’associazione – Tra il 2014 e il 2015, le uscite correnti, quelle per acquisti, servizi, appalti, forniture, sanità, stipendi e pensioni sono passate da 483,8 miliardi a 536,4 miliardi, in salita di 52,6 miliardi (+10,87%); contemporaneamente sono diminuite le spese in conto capitale (gli investimenti pubblici), passate da 56,3 miliardi a 44,9 miliardi in discesa di 11,3 miliardi (-20,13%)». «La stangata – ha commentato il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi – va evitata a tutti i costi e il governo di Matteo Renzi deve fare di tutto per trovare un’alternativa. Lo spazio di manovra nel bilancio pubblico, dove si annidano sprechi miliardari, esiste e lì si deve lavorare con coraggio. L’incremento dell’Iva sarebbe una mazzata tremenda sia per le aziende sia per le famiglie».

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