E’ morto Don Gallo, il prete degli ultimi
E’ morto all’età di 84 anni Don Andrea Gallo, fondatore genovese della Comunità di San Benedetto al porto, da sempre al fianco dei più deboli, degli emarginati, degli ‘ultimi’. Il suo cuore ha cessato di battere oggi pomeriggio. In tanti lo ricordano come un prete di strada, vicino alla gente, buono e disponibile. E in quanto tale, vogliamo ricordarlo con le parole di tutte quelle persone che hanno incrociato il suo cammino o che hanno semplicemente sentito parlare di lui.
Su twitter i messaggi di solidarietà e di dolore sono tantissimi. “Era un uomo coraggioso e generoso, sempre al fianco dei più fragili. Ci mancherà molto”. “Un prete in destinazione contraria e ostinata”. “Serviva un grande per assolvere gli ultimi arrivi lassù. Spiace molto, ciao Don Gallo”. “RIP Don Gallo. Si sentirà solo lassù, con pochissimi colleghi”. Sono solo alcune delle frasi dedicate al prete “partigiano”, a un uomo che – in alcuni casi – ha pure diviso la Chiesa.
Anche Firenze e la Toscana si stringono attorno a lui. “E’ morto Don Gallo, un grande prete. Lo ricordo con il suo ultimo messaggio su Twitter: «Sogno una Chiesa non separata dagli altri, che non sia sempre pronta a condannare, ma sia solidale, compagna», scrive su facebook il presidente della Regione Enrico Rossi.
Con la scomparsa di don Andrea Gallo la Chiesa italiana perde una delle sue voci più ‘scomode’ ma anche profetiche. Un prete che non si è mai nascosto dietro l’ ”ecclesialese” per rivolgersi con parole e posizioni chiare anche su temi scottanti come l‘omosessualità, la povertà della Chiesa, l’antifascismo, i temi di bioetica. Don Gallo resterà, senza dubbio, un riferimento soprattutto per le nuove generazioni e, magari, anche per quelle passate che oggi lo ricordano con affetto e con la consapevolezza che, forse, ci vorrebbero più uomini di Chiesa come lui.