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Migranti: il commissario Ue dà ragione all’Austria, l’Italia deve fare di più per l’identificazione e l’accoglienza

Migranti

BRUXELLES – Nuovi hotspot e altri centri che ospitino i migranti economici. Le prescrizioni dell’Ue arrivano con una lettera firmata dal commissario Dimitris Avramopoulos. Nella risposta alla nostra richiesta di chiarimenti sulla posizione austriaca, Bruxelles riconosce l’impegno italiano ma lo bolla ancora come inadeguato, tanto da «condividere le preoccupazioni dell’Austria rispetto al Brennero». E così arrivano nuove richieste, mentre la relocation continua a rimanere un miraggio e l’ipotesi annunciata dal ministro Angelino Alfano sull’istituzione di hotspot galleggianti viene ritenuta una buona idea da perfezionare.

ALFANO – Infatti il Ministro Alfano, in merito ai rilievi della Ue, ha annunciato che l’Italia ha un piano per aprire altri Hotspot, anche galleggianti: Nuovi hot spot e altri centri che ospitino i migranti economici. Ma nel frattempo dalla Ue sono arrivate le nuove richieste, mentre la relocation continua a rimanere un miraggio.

AVRAMOPOULOS – Ecco in dettaglio i passi più importanti della lettera del Commissario UE: «Il 4 aprile – scrive Avramopoulos – ho provveduto a inviare una lettera al ministro dell’Interno austriaco, Wolfgang Sobotka, informandolo che per il momento non abbiamo alcuna indicazione sulla necessità di reintrodurre i controlli di frontiera al passaggio del Brennero nelle attuali circostanze, e spiegando che questa decisione può essere presa solo come misura di ultima istanza, dopo una valutazione della sua adeguatezza e proporzionalità. Ho inoltre ribadito che il Codice frontiere Schengen vieta l’installazione di recinzioni o altre strutture permanenti alle frontiere interne. Tuttavia, nei casi in cui le verifiche di frontiera siano temporaneamente reintrodotte è possibile, in via eccezionale, adottare misure provvisorie per incanalare i flussi migratori, se necessario e proporzionato. Per preservare l’integrità dello spazio Schengen – aggiunge Avramopoulos – condivido tuttavia le preoccupazioni espresse dall’Austria riguardo al potenziale aumento dei movimenti secondari di migranti in provenienza dall’Italia e all’importanza dell’essere preparati ad affrontare i flussi migratori provenienti dalla rotta del Mediterraneo centrale. In tale contesto è fondamentale che l’Italia – uno degli stati membri in prima linea, particolarmente esposto alla rotta del Mediterraneo centrale proveniente dalla Libia intensifichi gli sforzi già in atto per fornire le condizioni di accoglienza necessarie ai migranti».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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