Il pacchetto anticrisi della Regione Toscana
FIRENZE – La Regione Toscana ha dato il via al pacchetto di incentivi per l’occupazione predisposti per il 2013, per un intervento di 13 milioni di euro. L’avviso e’ stato pubblicato il 1° febbraio ed e’ reperibile on line sul sito di Sviluppo Toscana (il soggetto cui e’ stata affidata la gestione operativa degli incentivi), sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana nonche’ fra i bandi attivi della sezione ‘Lavoro e formazione’ del sito www.regione.toscana.it.
Un’iniziativa importante, soprattutto se consideriamo che le persone in cerca di occupazione nella regione sono circa 124mila (secondo i dati forniti dall’Istat e riferiti al terzo trimestre del 2012) contro le 95mila dello stesso periodo nel 2011. Ma in cosa consiste il pacchetto? Si tratta di una serie di agevolazioni per favorire il reingresso nel mercato del lavoro di lavoratori e lavoratrici in mobilita’ e licenziati. E comprende: l’incentivo per l’assunzione a tempo indeterminato full time o part time pari rispettivamente a 8.000 e 4.000 euro; un voucher formativo aziendale per qualificare o riqualificare le persone assunte, fino ad un massimo di 3.000 euro.
A queste misure, la Finanziaria regionale 2013 aggiunge la possibilità di detrarre dalla base imponibile Irap le spese sostenute per l’assunzione a tempo indeterminato nell’anno 2013 di tali tipologie di personale dipendente (è prevista l’emanazione di un regolamento per le modalità operative ed applicative per usufruire di questa detrazione). Le misure per l’occupazione prevedono contributi per l’assunzione a tempo indeterminato, di donne sopra i 30 anni, disoccupate o inoccupate; per assunzioni a tempo indeterminato o determinato di giovani laureati; di dottori di ricerca; di lavoratori provenienti dalle liste di mobilità; per la stabilizzazione di lavoratori, da contratto a tempo determinato a indeterminato. E ancora, sono previsti contributi per coloro che hanno perso il lavoro a non piu’ di 5 anni dalla pensione. Insomma una serie di misure che, a fronte di un trend nazionale che intrappola 2milioni e 480mila unità inoccupate, fanno ben sperare.