Firenze, Livorno: abbandonano le case per curarsi e le ritrovano occupate
FIRENZE – Due storie esemplari di ordinaria ingiustizia italica, episodi che si verificano soltanto da noi grazie alle lacune del nostro ordinamento ipergarantista verso alcuni soggetti e assolutamente inefficace per la tutela di altre posizioni. Si sono allontanate da casa per curarsi e per assistere un congiunto ma al ritorno hanno trovato le proprie case occupate.
A Tavarnuzze (Firenze), protagoniste sono mamma Rosetta, 80 anni, e sua figlia Lucia, disabile cinquantenne. Le due, a seguito della rottura del femore dell’anziana, hanno lasciato temporaneamente l’abitazione per recarsi la prima in una struttura per le cure di riabilitazione e la seconda in una struttura gestita da suore. Le due donne prima del ricovero avevano chiuso il rapporto di lavoro con la badante la quale ha occupato l’appartamento con figlia di 25 anni e nipotino di otto mesi: la badante ha spiegato che la figlia non ha un tetto dove stare.
A Livorno, invece, protagonista della storia è una donna, madre di tre figli minorenni. La 43eenne per qualche giorno si era trasferita a Cascina per occuparsi del padre malato ma, al rientro a Livorno, ha trovato la sua casa occupata. Ora la signora, che ha anche dormito in un camper prestatogli da un amico, si chiede come farà.