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Corpo Forestale: il sindacato chiede di ridiscutere l’accorpamento con i Carabinieri

Corpo Forestale dello Stato

ROMA – «La partita della riforma del comparto sicurezza e soprattutto del Corpo forestale si è clamorosamente riaperta grazie alle pressioni dei sindacati di tutte le forze di polizia ad ordinamento civile, addirittura di alcuni Cocer e soprattutto dopo la presa di posizione del prefetto Gabrielli. Come primo sindacato del Corpo forestale dello Stato chiediamo al Governo di sospendere lo schema di decreto oggi in discussione, che non è ancora legge nonostante qualcuno abbia interesse a far credere il contrario, e ad aprire un tavolo di confronto serio e costruttivo per salvare la sicurezza ambientale e agro-alimentare in questo Paese».

Lo afferma Marco Moroni, segretario generale del sindacato Sapaf. «Noi da sempre – spiega Moroni – siamo disponibili ad un confronto e non ci poniamo in maniera pregiudiziale contro una riforma che deve interessare tutto il comparto sicurezza e tutte le forze dell’ordine. Ma il confronto dev’essere costruttivo e non calato dall’alto, deve tenere conto delle esigenze dei cittadini e del personale in divisa, non degli interessi dei generali e di chi aspira a qualche nuova poltrona. Ormai sono tante, troppe le voci di dissenso contro la militarizzazione e la soppressione del Corpo forestale. Il governo Renzi, finché è in tempo, sospenda lo schema di decreto e inizi a confrontarsi. Davvero.»

Sono molto più istituzionali le parole del Segretario del Sapaf, il quale chiede giustamente al Governo di non operare una riforma spezzettata, ma di varare una riforma organica del comparto sicurezza, civile e militare. L’intervento del Capo della Polizia, che a suo tempo ho giudicato fondato nel merito, ma non molto corretto nella forma usata (un discorso ufficiale di critica al Governo), è comunque servito a riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo un problema, quello della migliore organizzazione degli apparati di sicurezza, che alla gente sta molto più a cuore rispetto alla riforme costituzionali renziane o alla legge elettorale, che interessano soltanto alla politica.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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