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Firenze: «Generazione Tenax». Uno spettacolo a ingresso libero racconta i giovani degli anni ’80

GenerazioneTenax
Un momento di «GenerazioneTenax» con Daniele Locchi e Carolina Grazzini

FIRENZE – Al Fiorino sull’Arno (Lungarno Pecori Giraldi – Firenze; info 328 2013217, ingresso libero), alle 21.30 va in scena «Generazione Tenax», con Daniele Locchi e Carolina Grazzini; un vero e proprio spettacolo teatrale, con la regia di Daniele Lamuraglia e movimenti coreografici firmati da Cinzia Cascianini.

La «generazione Tenax» in realtà ne comprende più d’una, perché ai tempi d’oro e d’argento era un locale trangenerazionale, dove si trovava di tutto, dal ventenne al cinquantenne. Locchi c’era: è uno dei fondatori, tutti all’epoca giovanissimi. Dentro e fuori dal Tenax, negli anni Ottanta, ha organizzato concerti anche con star internazionali, che all’epoca venivano a Firenze più spesso e più volentieri di adesso. Negli ultimi anni ha scritto più di un libro sull’esperienza di quel periodo. Proprio dai suoi libri il regista ha estratto il testo che si recita al Fiorino, dalla trama tenue ma sicuramente evocativa, per chi negli anni del Tenax (rimasto un locale eminentemente rock fino alla seconda metà degli anni Novanta). Una giovane Dj sul palco sta preparando il set di musica techno per la serata, quando arriva un signore, che pare un po’ stordito dal volume e dallo stridore dei suoni: è il proprietario del locale, e tenta di esprimere la sua perplessità per quel genere di musica. Ne nasce un dialogo attraverso parole, musiche e video che, da una incomunicabilità iniziale, si apre alla descrizione di un universo magico illustrato dal signore alla ragazza, che si lascia via via coinvolgere emotivamente fino all’incantamento. Una forma di “teatro autobiografico”, che usa gli artifici della scena per rievocare la storia vera di una generazione e trasmetterla alla nuova generazione, abituata ad associare la parola «movida» solo alle zingarate etiliche e moleste, con la maggior parte dei locali ridotti a semplici abbeveratoi. Non furono di certo anni così d’oro come tende a figurarseli nella memoria chi allora aveva vent’anni, ma certo, fino alla fine degli anni Novanta, a Firenze c’era più vita: più locali per la musica da vivo, più spazi per concerti, più contatti con le realtà musicali del resto d’Europa.

Firenze la sua epoca da “piccola Londra” se la visse una trentina d’anni fa, nei primi anni di vita del Tenax, con stretto contatto fra organizzatori fiorentini e organizzatori romani, quasi fosse una scena politica parallela e underground: quasi ogni iniziativa fiorentina aveva ripercussioni romane, e viceversa. Questo spettacolo con musiche, video, immagini, luci e suoni ricrea quegli ambienti e quelle atmosfere, e fa ricomparire sulla scena i giovani che allora seppero prendere al volo le possibilità del loro tempo, e che possono oggi lanciare qualche prezioso suggerimento.

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