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Paulo Sousa: «Avvio da paura. Poi in cattedra. Sono contento per Zarate»

Pasulo Sousa mostra la manita, i cinque gol, a fine partita: ma negli spogliatoi si dimostra più severo con la Fiorentina
Pasulo Sousa mostra la manita, i cinque gol, a fine partita: ma negli spogliatoi si dimostra più severo con la Fiorentina

FIRENZE – Al contrario del sorriso mostrato sul campo, dopo la goleada, negli spogliatoi Paulo Sousa appare più critico con la squadra. Soprattutto per la partenza, l’approccio alla partita. Ossia quei primi venti minuti da panico, nei quali il Qarabag sembrava uno squadrone. Infatti l’allenatore sottolinea: «Soddisfatto? Mica tanto. L’avvio di partita è stato tutt’altro che buono. L’errore? Non dobbiamo mai sottovalutare l’avversario, che ci ha creato comunque delle difficoltà. Poi c’è stata l’espulsione e gli episodi sono stati a nostro favore, fino a farci dominare la partita».

Non si fa illusioni, Paulo Sousa, adagiandosi sul risultato. No, lui pensa, giustamente, che la Fiorentina abbia fatto progressi che dovrà però dimostrare in campionato. A cominciare dalla trasferta di domenica prossima a Torino. Infatti afferma: «Abbiamo una buona qualità di lavoro, quando portiamo le idee in campo siamo premiati come oggi. Però non dobbiamo più lasciare che gli altri facciano la partita. Il Qarabag, poi superato nettamente, avrebbe potuto far male. Zarate? Le storie comportano sempre emozioni, la vita ne è piena. Lui ha avuto la possibilità di trasmettere tutto il suo amore per la famiglia. Sono contento per sua moglie e per lui».



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