ExoMars: il lander Schiapparelli si è separato dalla sonda e scende verso Marte
ROMA – Il lander Schiaparelli si è separato dall’orbiter Tgo (Trace Gas Obiter), insieme al quale aveva viaggiato per sette mesi con la missione ExoMars, e adesso si prepara al grande appuntamento con Marte. L’atterraggio del veicolo, a bordo del quale ci sono tanta scienza e tecnologia italiane, è previsto alle 16,48 (ora italiana) di mercoledì 19 ottobre. Sarà il momento cruciale cruciale della prima fase della missione ExoMars, organizzata dalle agenzie spaziali europea (Esa) e russa (Roscosmos), con un’importante partecipazione dell’Italia. Dopo aver viaggiato uniti per sette mesi, Schiaparelli e l’orbiter Tgo si sono separati in quello che i responsabili della missione chiamano scherzando un divorzio in orbita.
Il segnale della conferma che la separazione era effettivamente avvenuta ha impiegato 9 minuti e 36 secondi per raggiungere la Terra, quindi è stato analizzato nel centro di controllo della missione che si trova in Germania, a Darmsdatd, nel Centro per la Ricerca e la Tecnologia dell’Esa (Esoc), e finalmente è arrivato l’annuncio che tutto era andato bene dal direttore di volo Michel Denis. La separazione dei due veicoli è avvenuta alla distanza di un milione di chilometri da Marte e da quel momento le loro strade si sono separate. L’orbiter Tgo ha infatti rilasciato Schiaparelli con una leggera rotazione, in modo da mantenere la sua traiettoria sull’orbita marziana per le prossime 72 ore, e poi si è allontanato per lasciare Schiaparelli indisturbato. Soltanto il prossimo anno l’orbiter si avvicinerà a Marte, abbassandosi su un’orbita circolare fino a 400 chilometri dalla superficie del pianeta. Quella che ha permesso la separazione è stata una manovra meccanica, programmata sul computer di bordo, così come avverrà in modo automatico la discesa di Schiaparelli prevista per mercoledì 19 ottobre.