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Firenze, morti sul lavoro: sciopero e manifestazione degli edili in tutta la regione

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FIRENZE – Oggi si è fatta un’ora di sciopero nel settore edile per dire basta alle morti sul lavoro e alla strage di nonni sui cantieri. I dati italiani su infortuni, morti e malattie professionali per il 2016 sono drammatici, gli incidenti a ottobre 2016 superavano già del 27% il totale del 2015. Una questione allarmante è poi l’aumento degli over 60 vittime degli incidenti, che sempre prendendo in esame i primi 10 mesi dell’anno già è più che raddoppiato rispetto al 2015. Nel solo mese di settembre sono stati 141 gli infortuni denunciati in Toscana nel settore delle costruzioni, 2081 da inizio anno, 4 con esito mortale. Le classi di età più a rischio sono quelle dai 45 anni in su.

PREFETTURE – Nell’ambito dell’iniziativa nazionale di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil: in Toscana sindacalisti delle tre sigle sono stati ricevuti nelle Prefetture per denunciare la scia di sangue nel settore e proporre interventi per migliorane la situazione. A Firenze, dopo l’incontro in Prefettura, in via Cavour stamani Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno rivelato i numeri Inail sul territorio fiorentino (nel 2015 25mila addetti, 4 infortuni mortali, 538 infortuni senza menomazioni, 177 infortuni invalidanti a vario titolo) e chiesto un rafforzamento dei controlli in materia di sicurezza, lavoro regolare, rispetto degli orari di lavoro.

I DATI TOSCANI – Per Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, pur apprezzando i contenuti dell’intesa raggiunta tra Governo e sindacati sulle pensioni, va fatto un passo avanti, affinché l’Ape agevolata si rivolga esplicitamente agli operai edili, il cui lavoro è sicuramente pesante e rischioso, permettendo di accedere alla pensione in anticipo. Penalizzanti sono i paletti contributivi dei 36 anni contributivi e i 6 anni continuativi: vanno modificati per dare una risposta concreta alle migliaia di operai con più di 60 anni (in Toscana questi rappresentano il 7% del totale degli iscritti in Cassa Edile, più di 2000 persone) che ancora stanno sulle impalcature: basta nonni sui ponteggi.

SINDACATI – Aggiungono i segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil (Giulia Bartoli, Ottavio De Luca, Ernesto D’Anna), illustrando le proposte che verranno fatte nelle Prefetture: «Vanno aumentati i controlli e applicate le sanzioni previste dal decreto 81/08 e contrastati con maggiore vigore il lavoro nero e quello irregolare, purtroppo sempre presenti con percentuali troppo alte in edilizia. Diffondere la cultura della sicurezza, della legalità e il rispetto delle regole diventa un obiettivo prioritario per tutti. Siamo convinti che sia indispensabile intervenire sul sistema degli appalti e promuovere una contrattazione preventiva nelle grandi opere che miri a garantire la corretta applicazione dei contratti e delle norme vigenti anche in tema di regolarità contributiva e utilizzando lo strumento della congruità. La Regione dovrebbe farsi parte attiva su questo e nei prossimi giorni chiederemo un incontro in tal senso». Non solo la Regione dovrebbe mettersi in moto, ma anche il governo Renzi, che su questo settore ancora non ha fatto quasi niente. Ma si vede che le iniziative in questo settore sono difficili, scomode e portano pochi voti.

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