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Paulo Sousa lancia l’allarme: «Possiamo uscire dall’Europa…». Intanto c’è l’Inter

Paulo Sousa
Paulo Sousa

FIRENZE – E’ molto contrariato, Paulo Sousa dopo la sconfitta-beffa con il Paok. Dice: «Matematicamente possiamo ancora uscire dall”Europa. E questo ci fa pensare a tutte le partite che abbiamo davanti: sarà una partita difficile, fuori, con un viaggio difficile (a Baku con il Qarabag, ndr). Sapevamo che il Paok poteva metterci in difficoltà in contropiede, così è stato». Un risultato beffa: fino al gol del 2-3 al 93′, la Viola era qualificata ai 16/i con il primo posto nel girone. Adesso invece è tutto in discussione, perfino il superamento della fase a gironi.

«La squadra è riuscita poi a dare velocità al gioco – dice ancora Sousa – e c”era un rigore per noi. Abbiamo continuato a spingere, abbiamo fatto cambi coraggiosi per provare a vincere, abbiamo recuperato, ma non possiamo concedere gol in quel momento lì». Adesso per passare il turno alla Fiorentina servirà vincere o pareggiare in Azerbaigian contro il Qarabag (in entrambi i casi i viola si qualificherebbero come primi del girone). In caso di arrivo di tre squadre a dieci punti, quindi con la sconfitta dei viola contro il Qarabag e la vittoria del Paok Salonicco sullo Slovan Liberec, i viola si qualificherebbero anche perdendo fino a un massimo di cinque gol di scarto (entrerebbe in gioco la classifica avulsa e poi quella sulla differenza reti), con un passivo di sei gol, invece, arriverebbe l’eliminazione.
Paulo Sousa torna poi sul discorso Bernardeschi («Per le sue qualità e doti in futuro potrebbe andare a giocare in club più ambiziosi della Fiorentina», aveva detto alla vigilia del match contro i greci), che ha creato non poche polemiche: «Non mi stupisco di niente, però queste sono parole che già lo scorso anno avevo detto, quando lui aveva iniziato a giocare bene in un altro ruolo. Io ho sempre detto che Federico deve continuare ad essere concentrato, ha grandi margini di crescita e sicuramente altre squadre che hanno altre possibilità economiche, avranno la possibilità per provare un approccio con di lui: lo merita e ne ha l’opportunità. Se qualcuno si è risentito – conclude Sousa -, chiedo scusa e mi dispiace. Ma non sono ipocrita, la gente deve conoscermi bene. Modo di dire alla società di crescere? I miei modi sono sempre diretti con la società, con colloqui. L’opzione sul contratto e il futuro? Abbiamo già parlato diverse volte, sappiamo che tutto è basato sui risultati del presente».



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