Braccialetti elettronici: il Ministero dell’interno sta per bandire una nuova gara
ROMA – Vista la scarsità dei braccialetti elettronici, il Viminale sta per far uscire il nuovo bando per l’acquisto, dopo quello a suo tempo emanato dal ministro Cancellieri e impugnato al Consiglio di Stato. Già nella scorsa primavera il ministero dell’Interno aveva fatto sapere che la questione braccialetti elettronici sarebbe stata risolta: esauriti i 2000 dispositivi previsti dalla fornitura Telecom, quella acquisita in base al bando citato, si sarebbe provveduto a indire una nuova gara.
Adesso, ottenuto il via libera dal ministero dell’Economia, il nuovo bando dovrebbe essere pubblicato nel giro di pochi giorni, con una gara europea, con cui il governo si assicurerà «un numero decisamente più elevato di braccialetti elettronici per l’esecuzione delle misure fuori dal carcere».
La compagnia aggiudicatrice sarà tenuta a fornire le apparecchiature in un arco temporale di due anni, cioè per il biennio 2017/2018. Una volta acquisiti gli apparecchi sarà possibile eseguire la custodia cautelare ai domiciliari anziché negli istituti di pena per una percentuale assai più significativa che in passato. Il Viminale sembrerebbe intenzionato a «stabilizzare la procedura: un bando per i dispositivi verrà aperto a intervalli biennali, in modo che il Dap non si trovi mai privo di dispositivi com’è accaduto in quest’ultima fase». In effetti l’appalto precedente, assegnato a Telecom, prevedeva la fornitura di duemila braccialetti in un arco temporale assai più esteso, dal 2012 al 2018. La scorta però è stata esaurita con circa due anni di anticipo.
Molti sono i casi di detenuti che avrebbero potuto uscire di cella e essere posti agli arresti domiciliari, fra questi a suo tempo anche padre gatien Alabi. In base alle ordinanze già emesse, si calcola che già oggi almeno 700 detenuti potrebbero usufruire degli arresti domiciliari se solo ci fossero i braccialetti elettronici. L’urgenza era ben nota al ministro dell’Interno, che aveva pero bisogno del definitivo via libera da parte del ministero dell’Economia.
Il braccialetto elettronico si applica alla caviglia ed è dotato di una centralina, che ha la forma di una radiosveglia e che va installata nell’abitazione in cui deve essere scontata la condanna. Un device riceve il segnale dal braccialetto e lancia l’allarme per eventuali tentativi di manomissione e in caso di allontanamento del detenuto.