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Moda: a Pitti Uomo novità e tendenze delle aziende toscane

E' stato inaugurato stamani Pitti Uomo 84
E’ stato inaugurato stamani Pitti Uomo 84

FIRENZE – Come e più che nel passato, Pitti Uomo – la kermesse dedicata alla moda maschile che oggi ha aperto i battenti alla Fortezza da Basso – fa da “termometro” alle aziende, misurandone il tasso di innovazione e crescita, registrandone la capacità propositiva e la volontà di guardare al futuro con ottimismo. La Toscana e le sue imprese non sono certo esenti da questo meccanismo, e in un’edizione che ha perso per strada griffe storiche come Mason’s o Everlast – la prima ha scelto di puntare su Milano evitando a piè pari l’appuntamento fiorentino, la seconda ha snobbato la Fortezza limitando la presentazione dei capi dell’ultima collezione a una cerchia ristretta di giornalisti a cena del patròn Alessandro Bastagli – ecco come le imprese toscane si sono presentate all’appuntamento con l’84° Pitti Uomo.

Un capo dell'ultima collezione di Stefano Ricci
Un capo dell’ultima collezione di Stefano Ricci

STEFANO RICCI – La griffe fiorentina di abbigliamento luxury, che ha appena assunto 75 nuovi dipendenti (tutti a Firenze e provincia, altro che delocalizzazione…), lancia un progetto di sartoria ad altissimo livello, trasformando il primo atelier della maison – la sede storica di via de’ Niccoli, dove nel 1972 tutto è iniziato – in una sartoria d’altri tempi, dove verranno realizzati abiti su misura. Un team di quindici sarti, in procinto di diventare venti, raccoglierà le richieste dei top client in giro per il mondo e li raggiungerà per prendere le misure con metro, ago e filo. Il sarto tornerà a Firenze a confezionare l’abito, per poi tornare al domicilio del cliente per la prima e la seconda prova, prima di consegnare l’abito pronto. Il costo di tutto ciò? Circa 20mila euro a vestito, per un’eleganza però che non ha prezzo: l’abito viene realizzato sulle colline di Fiesole secondo le pratiche sartoriali di una volta, con tempi lenti – circa 120 ore – e prove calibrate. “Al cliente vengono proposte due prove, come esige la tradizione” spiega il direttore creativo Filippo Ricci, che conferma come “il nostro master tailor parte da Firenze e raggiunge il committente ovunque nel mondo. E’ un servizio destinato a pochi clienti, a chi non si pone problemi di tempo né di risorse”.

La Gold Capsule di UsPoloAssn
La Gold Capsule di UsPoloAssn

US.POLO ASSN – L’azienda distribuita dalla Incom di Montecatini Terme e guidata da Lorenzo Nencini ha portato al Pitti una Gold Capsule Collection, grazie alla collaborazione con un altro brand storico fiorentino, la Manetti Battiloro: cinque modelli di polo realizzate in micro piquet stretch, personalizzate da applicazioni di foglia d’oro in galvaniche differenti (Yellow Gold, Champagne Gold, Red Gold, Palladium e Copper) e dal ricamo sul retro del capo. La versione femminile ha in aggiunta un bottone di cristalli Swarovski a sottolineare la femminilità della polo. La Gold Capsule sarà in edizione limitata e disponibile nei monomarca europei e in alcuni selezionati multibrand che distribuiscono il marchio.

La collezione Roy Roger's
La collezione Roy Roger’s

ROY ROGER’S – La griffe campigiana della famiglia Biondi è presente in Fortezza con tre distinte griffe: l’ammiraglia Roy Roger’s, la Nichol Judd e la President. La prima – icona assoluta del denim made in Italy – propone una collezione ispirata all’estate, con stampe hawaiiane per lui e un’anima informale ed elegante per lei. Come conferma Niccolò Biondi, inoltre, è recente l’acquisizione da parte del gruppo del brand Union Spark, legata al mondo dei college Usa anni ’60, e del suo florido archivio. Dal canto suo, Nichol Judd ha ormai superato la fase di start-up e naviga tranquilla, forte di modelli di pantaloni ideati da Guido Biondi in cui è la scelta dei tessuti a fare la differenza.

Gli orologi in legno di WeWood
Gli orologi in legno di WeWood (Hey Dude)

HEY DUDE – Arriva da Lamporecchio (Pistoia) questa piccola azienda che presenta al Pitti “WeWood”, il primo orologio in legno 100% naturale e pregiato. Ha il peso di una piuma, è riciclabile e biodegradabile, mentre il legno proviene da scarti industriali (quindi nessun albero viene abbattuto per la sua produzione) e viene lavorato da artigiani. Sono disponibili quattro versioni, realizzate da altrettanti legni: Acero, Ebano, Red Wing Celtis e il sudamericano Guaiaco. Ovviamente, non c’è bisogno di toglierso dal polso passando sotto il metal detector…

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