Pensioni: il settore previdenza è in attivo di 3,7 miliardi. Non occorrono interventi correttivi
ROMA – Il saldo tra entrate e uscite nella previdenza, se si esclude l”assistenza, è in attivo per 3,7miliardi. Lo sostiene una ricerca di Itinerari previdenziali sottolineando la necessità di separare nei conti previdenza e assistenza. Se si guarda alle entrate contributive nel complesso (191,3 miliardi) e alle uscite per pensioni (217,8 miliardi), si
trova un saldo contabile negativo tra contributi e prestazioni di 26,58 miliardi. Ma se si sottrae alle entrate contributive totali la quota Gias e Gpt a carico dello Stato il totale della contribuzione effettiva si attesta sui 172,2 miliardi (nel 2015). Se alla spesa pensionistica totale si sottraggono le imposte che lo Stato incassa direttamente si scende a 168,5 milioni e il dato scende ancora se si tolgono le integrazioni al minimo (che sono una spesa assistenziali) a 159,1 milioni.
«Il saldo tra entrate e uscite – spiega la ricerca – rivela un bilancio previdenziale in attivo pari a 3,71 miliardi, a
dimostrazione del fatto che il nostro sistema, grazie alle numerose riforme, è stato stabilizzato. Ciò dovrebbe indurre a maggior prudenza nel proporre tagli alle pensioni, deindicizzazioni varie e contributi di solidarietà». Il rapporto praticamente esprime una severa critica alla gestione Boeri e affossa completamente le proposte d’intervento avanzate dal presidente Inps con aspirazioni da politico.
Anche il Governo, per bocca del ministro Poletti, conferma le risultanze del rapporto. «Il sistema previdenziale è
assolutamente sostenibile e il Governo non pensa a nuovi interventi. Il bilancio dello Stato – ha detto a proposito del patrimonio negativo dell’Ente a causa del disavanzo economico registrato negli ultimi anni – garantisce la
copertura di queste situazioni. Non sono previsti nuovi interventi». Ma forse un solo intervento sarebbe opportuno, visto che il responsabile dell’istituto di previdenza non riesce a migliorare la situazione.