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Taxi: in attesa dell’incontro ministeriale del 21 febbraio, il garante aprirà una procedura contro gli scioperanti

ROMA – Mentre in alcune grandi città, ma non a Firenze, prosegue la protesta spontanea dei tassisti, al Ministero dei trasporti, dopo che il ministro Graziano Delrio ha dato il via libera, si prepara la mediazione da presentare alle sigle sindacali nell’incontro di martedì. Al tavolo si ascolteranno le richieste delle organizzazioni sindacali e si valuteranno quali strumenti mettere in campo: la via dovrebbe essere quella di spingere per un riordino del settore.
In particolare sono due i contenitori a cui si può fare riferimento: il primo è la legge delega per il riordino del settore del trasporto pubblico non di linea, che è attualmente ferma al Senato; l”altro è il decreto ministeriale (che spetta al Mit di concerto con il Mise) rinviato dall’emendamento Lanzillotta al Milleproroghe (quello contestato dai tassisti), che prevede di impedire le pratiche del servizio abusivo. Quanto all’emendamento approvato ieri, la linea del Ministero e del Governo non diverge da quella della senatrice Lanzillotta, avendo fino ad oggi sempre prorogato l’entrata in vigore dell’articolo di limitazione degli Ncc, in base a pareri europei e del Consiglio di Stato.
I sindacati, da parte loro, attendono di conoscere quello che presenterà loro il ministro prima di decidere come procedere. Ma le aspettative sono ben precise. «Il ministro ci deve dire che le innovazioni tecnologiche, prima di andare sul mercato, devono essere certificate e normate, vogliamo sapere chi sono, dove pagano le tasse e da chi sono certificati: non siamo chiusi al nuovo, ma lo siamo agli sciacalli», spiega Nicola Di Giacobbe di Unica Taxi Cgil. «Inoltre deve dirci che le licenze rilasciate nei comuni devono essere usate in quei territori», aggiunge.
La prossima settimana è attesa anche una nuova mossa dell’Autorità di garanzia per gli scioperi, che subito dopo le prime proteste si è attivata invitando le organizzazioni di categoria a mettere fine ai disservizi e chiedendo informazioni ai prefetti sull’accaduto (le cui risultanze sono attese nel giro di un paio di giorni). Considerato che le proteste hanno comportato blocchi significativi gravi, con importanti danni all’utenza, è probabile che l’Autorità decida di aprire un procedimento, che potrebbe sfociare in una sanzione, oppure stabilire che è una questione di ordine pubblico (che quindi scagionerebbe i sindacati dalla responsabilità). L’ultima sanzione nei confronti dei tassisti risale al 2012, quando l’Authority comminò una multa da 15 mila euro nei confronti di 20 sigle: ma in quel caso ci furono chiare evidenze di un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, sia per la forma eclatante delle proteste sia perché non esercitarono il proprio dovere di influenza sindacale.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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