Trappist-1 system: sette pianeti gemelli della terra orbitano a 39 anni luce di distanza. Potrebbero ospitare la vita (foto, video)
ROMA – Una scoperta contenuta in una ricerca coordinata dall’Università di Liegi (in Belgio) ci ha fatto conoscere che a una distanza di 39 anni luce dalla Terra, attorno alla stella battezzata Trappist-1, orbita un sistema composto da sette pianeti simili al nostro, tre dei quali potrebbero ospitare la vita come la conosciamo noi. Pianeti, come si dice, «gemelli» della Terra. pubblicata sulla rivista Nature e che la Nasa ha presentato in una conferenza stampa che ha destato grandissimo’interesse nella comunità scientifica.
Secondo gli astronomi che hanno condotto le ricerche, almeno tre esopianeti orbiterebbero a una distanza dalla loro stella che consentirebbe all’acqua di restare in superficie allo stato liquido.
Michael Gillon, coordinatore della ricerca, afferma che «è un sistema planetario eccezionale, non solo perché i suoi pianeti sono così numerosi, ma perché hanno tutti dimensioni sorprendentemente simili a quelle della Terra». Parte fondamentale nella scoperta l’ha avuta l’uso del telescopio Trappist, installato in Cile all’European Southern Observatory (Eso). I sei pianeti più vicini alla stella sono paragonabili per dimensioni e temperatura alla Terra e probabilmente hanno una composizione rocciosa. Del settimo pianeta, più esterno, si hanno meno informazioni. Il sole di questo sistema planetario è una vecchia conoscenza: era stato scoperto nel maggio 2016 insieme ai tre pianeti che si trovano nella fascia abitabile. Trappist-1 è una stella nana ultrafredda, ossia meno calda e più piccola del Sole.
Pierluigi
Sono arrivato a 85, e fra poco avrò la fortuna di navigare nello spazio.
Dato che 39 anni luce saranno una bazzecola, cercherò di avere notizie più dettagliate, anche per una eventuale trasmigrazione degli umani in quei nuovi mondi.
Totò diceva: ma mi faccia il piacere !