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Migranti: Minniti firma il decreto per la gestione delle strutture d’accoglienza

ROMA – Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha firmato oggi il decreto di approvazione del nuovo schema di capitolato per la fornitura di beni e servizi relativi alla gestione e al finanziamento delle strutture di accoglienza dei migranti. Il documento – che ha recepito tutte le indicazioni fornite dall’ANAC sulle procedure e i protocolli di affidamento delle gare di appalto sulla gestione dei centri di accoglienza – rappresenta uno strumento innovativo per supportare l’operato dei Prefetti ed assicurare l’uniformità delle procedure e la tutela dell’imparzialità e della
trasparenza, in aderenza ai principi dell’economicità e della concorrenza.

Le principali innovazioni rispetto alla situazione attuale riguardano: il superamento della figura del gestore unico e la suddivisione dell’appalto in quattro lotti prestazionali: servizi alla persona, comprensivi di mediazione culturale, assistenza sanitaria, sociale e psicologica, somministrazione di pasti e generi alimentari, servizio di pulizia ed igiene ambientale e fornitura di beni; la tracciabilità dei servizi con l’aggiudicazione dell’appalto all’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata secondo il miglior rapporto qualità/prezzo, premiando la componente qualitativa e
scoraggiando gli eccessivi ribassi; la previsione di una clausola sociale finalizzata a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato, creando una positiva correlazione con l’accoglienza dei migranti; il rafforzamento delle attività di ispezione e monitoraggio del Ministero dell’Interno sugli standard qualitativi dei servizi resi.

Intento il Capo della Polizia, Franco Gabrielli spiega: «Il vero buco nero dei rimpatri è l’identificazione: ci vuole uno Stato sovrano che riconosca che quel cittadino è un suo cittadino». Lo ha affermato in audizione alla commissione
parlamentare Diritti umani, rilevando che negli ultimi dieci anni circa il 45% degli ospiti dei Cie è stato poi
effettivamente espulso. Gabrielli ha quindi spiegato che il pacchetto immigrazione varato pochi giorni dal Governo interviene anche per innalzare il gradiente di effettività dei provvedimenti di allontanamento, un tema che rappresenta uno dei pilastri sui quali riposa la credibilità delle politiche migratorie di qualunque Stato».
Il provvedimento prevede la creazione al posto dei Cie, che hanno avuto esperienze negative in passato anche per le loro dimensioni, i Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), piccole strutture, una in ogni regione, per migliorare il
governo ed il controllo e salvaguardare la dignità delle persone.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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