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Paulo Sousa (che non si dimette) critica la società: «E’ assente quando c’è da farsi sentire con gli arbitri»

Paulo Sousa

FIRENZE – Dimissioni dopo la batosta della vigilia di Pasqua? A Paulo Sousa l’idea non viene nemmeno nell’anticamera del cervello. Non si pente della formazione, soprattutto di aver tenuto fuori Badelj in un centrocampo senza incontristi. L’unica cosa concreta di un’altra conferenza stampa piena di aria fritta è una stoccata alla società. Gli chiedono degli errori arbitrali, clamorosi, compresa l’espulsione di Kalinic per proteste dopo l’assegnazione del rigore all’Empoli. Lui dice: «Gli errori degli arbitri ci possono essere in tutte le partite, credo che la società debba essere presente in questo prima, durante e dopo, per cercare di diminuire questi errori. Quello che posso dire, è che facendo una prestazione buona o meno buona, non si può andare via girando le spalle e non salutando nessuno».

La società dov’era? Andrea Della Valle si trova a far Pasqua a Miami, in Florida. Diego Della Valle non è dato sapere dove si trovi. Pantaleo Corvino ha evitato i cronisti. Mario Cognigni idem. L’unico a parlare è stato il direttore tecnico, Freitas. Qualcuno ha commentato: «Conta il due di fiori quando briscola è mattoni».

Ancora Sousa: «Errori tattici? Abbiamo preso delle decisioni, con giocatori con capacità di creazione e finalizzazione. Sapendo che correvamo il rischio quando non avevamo il controllo. Avevamo qualità per creare e finalizzare, ma quando non ci riuscivamo l’Empoli ci poteva creare difficoltà. Appuntamento fallito? Abbiamo messo in campo una squadra per vincere, anche prendendo dei rischi. Ma questo non ci ha aiutato a vincere la partita». Poi parla di squadra che dovrebbe essere competitiva e non lo è e di altre amenità. Il punto vero è questo: annata fallimentare. Salvo miracoli per il momento non visibili.

Molto contento l’allenatore dell’Empoli, Martusciello. Che ha rivinto al Franchi. Vent’anni fa, contro la Fiorentina di Batistuta lui segnò il primo gol del successo empolese: 1-2 il risultato finale anche allora. Stavolta dice: «Squadra compatta. Bravo Pasqual. Il rigore ho voluto che lo tirasse lui. Sapevo che non avrebbe sbagliato».



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