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Moto, G.P. Mugello: Rossi, dimesso dall’ospedale, forse ci sarà

Rossi
Il selfie ripreso da Rimini Today

PESARO – Adesso l’attesa è tutta per il Mugello, prossima tappa del Mondiale di Moto Gp e feudo indiscusso di Valentino Rossi. Il Dottore, caduto ieri durante un allenamento su una pista di motocross a Cavallara, nel Pesarese – incidente in cui si è procurato un trauma toracico e addominale – dopo avere trascorso la notte serenamente ed essere stato dimesso, poco prima delle 18, dall”Ospedale Infermi di Rimini ora, con la testa, è già proiettato alla prossima sfida sull’asfalto del Gran Premio d’Italia.

Se il bollettino diramato a metà giornata di ieri dal suo team, la Yamaha, aveva parlato di un Rossi capace di sentire minore dolore sia al petto, sia all’addome rispetto alla scorsa notte, tanto che non si sono sviluppate ulteriori complicazioni, il primario di Ortopedia della struttura romagnola, Giannicola Lucidi – parlando come amico del pluriiridato della MotoGp – ha spiegato come le indagini che sono state fatte abbiano permesso di escludere lesioni gravissime, anche se siamo ancora in una situazione in cui non va sottovalutato nessun aspetto del suo quadro clinico.

Un quadro che potrebbe compromettere la presenza di Rossi nella gara in Toscana? «Non ho detto questo – ha osservato il medico riminese – ma va controllato, va monitorato nei prossimi giorni. A questa domanda – ossia alla sua presenza o meno al Mugello – non riesco a rispondere perché potrebbe stupirci: come tifoso, spero; come medico, dobbiamo vedere. Non possiamo dire quando riprenderà le gare».

Ad ogni modo, l’umore di Valentino sembra positivo. «Lui è fantastico – garantisce Uccio, amico di sempre di Valentino -: è già lì che punta, che spinge per tornare a casa e pensare alla prossima settimana. Conoscendolo,ci sono moltissime possibilità di vederlo al via del Gp del 4 giugno».

E a dimostrazione della serenità del campione – arrivato ieri sera a Rimini e confortato dalla mamma, dal fratello e da Uccio – Rossi ha posato per un selfie sorridente con alcune infermiere del reparto di rianimazione, scelto solo per motivi di privacy e riservatezza. Fuori dalla porta, per lunghi tratti della giornata, un gruppo di studenti superiori ha aspettato il pilota marchigiano, facendogli recapitare un messaggio di sostegno e di invito a iniziative contro la violenza, mentre una madre e una figlia riminesi, tifosissime, gli hanno fatto avere una lettera sigillata per Valentino.

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