Fiorentina, per Jovetic c’è un’offerta inglese: ma è bassa
FIRENZE. Trascorrono le settimane (ne mancano due al pre-ritiro di Montecatini Terme) e la situazione di Stevan Jovetic è ancora bel lungi dal sistemarsi. Tanto che il rischio di vedere il montenegrino almeno per la prima parte della preparazione ancora in maglia viola, esiste eccome. Anche se i beninformati assicurano che a giorni la Juventus tornerà a farsi sentire per il talento viola tanto voluto da Conte.
Nelle ultime ore, però, sembra che alla sede della Fiorentina sia giunta anche una proposta dall’Inghilterra. Dal Manchester City, per la precisone. Ma si tratta di un’offerta bassa: 12 milioni di euro cash, più il cartellino del portiere romeno Costel Pantillimon, molto apprezzato dalla dirigenza gigliata ancora alla ricerca di un estremo difensore dopo l’addio a Viviano.
In tutto, si tratta però di una proposta che non supera i 20 milioni di euro, molto meno della valutazione data dai Della Valle per Jo Jo. In attesa delle mosse della Juve – di gran lunga la destinazione preferita dal montenegrino – bisognerà comunque che Pradè e collaboratori parlino con il giocatore, anche per cercare magari una strategia comune buona a cercare di far risalire il consenso per l’attaccante nella tifoseria gigliata prossima più o meno allo zero dopo le dichiarazioni in cui chiedeva di fatto di essere ceduto al club bianconero.
D’altra parte anche la Fiorentina avrebbe interesse a cederlo il prima possibile, di modo da poter stringere per Mario Gomez, oggi in campo in amichevole con la maglia del Bayern Monaco. Ma per ora – al di là dei fantomatici avvistamenti in città del panzer che continuano – bisogna avere pazienza e i tifosi devono accontentarsi di vedere all’opera Aquilani sicuro titolari domani nella “finalina” di Confederations Cup.
Lunedì pomeriggio, invece, sono in programma i funerali di Stefano Borgonovo a Giussano, che oggi a Sky è stato ricordato con affetto da Roberto Baggio. «Stefano – ha detto Baggio – in campo era il mio partner ideale, poi ha usato la sua sofferenza per aiutare chi si troverà costretto a combattere la Sla: è un vero e proprio eroe dei nostri giorni».