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Torino: incidenti in Piazza San Carlo. Ci si chiede cosa non abbia funzionato nella prevenzione e nella sicurezza

Fugasancarlo

TORINO – Il parlamentare Pd Stefano Esposito si domanda, e domanda al Governo e alle autorità torinesi, senza voler far polemica, cosa non abbia funzionato nell’organizzazione e nella gestione di quella che, nelle intenzioni degli organizzatori, avrebbe dovuto essere una festa in Piazza San Carlo, mentre si è tramutata in una serata drammatica per i convenuti, con scene di panico e oltre 1.527 feriti, tre gravi. Questo il bilancio stilato dalla prefettura. La Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli dovrebbe aver dato indicazioni precise, che dovranno essere verificate. Ma a questo penseranno le inchieste amministrative e l’indagine della magistratura, sempre pronta a valutare gli eventi a cose fatte.

ESPOSITO – Dice giustamente Esposito: «Oggi è il momento della solidarietà e della vicinanza ai feriti e alle loro famiglie. Per Torino è stata una serata di dolore e oggi non è il momento della polemica strumentale. Bisogna tuttavia porsi con coscienza e attenzione delle doverose domande su cosa sia successo ieri sera, su cosa non abbia funzionato nella gestione della piazza e dell’emergenza determinatasi. Purtroppo il contesto in cui ci troviamo impone puntualità, organizzazione e attenzione affinché occasioni di festa non si trasformino in qualche cosa di diametralmente opposto».

Ha ragione il parlamentare torinese, bisogna riflettere con calma sulle eventuali disfunzioni e apportare i correttivi necessari in vista di prossimi eventi, visto che per il pericolo terrorismo ogni occasione nella quale ci siano assembramenti di folla sono diventati momenti ai quali riservare estrema attenzione, anche solo per il pericolo di panico spesso ingiustificato.

GENTILONI – Nel frattempo il premier Gentiloni, in tutt’altre faccende affaccendato, ha trovato anche il tempo per sentire al telefono il Ministro degli Interni, Marco Minniti, e la sindaca di Torino, Chiara Appendino, in relazione a quanto avvenuto stanotte in piazza San Carlo.

PREFETTO – Le polemiche hanno coinvolto la sindaca, Chiara Appendino, che ha visitato in ospedale i feriti e ha partecipato a una riunione in prefettura (non si poteva far prima?). Il prefetto, Renato Saccone ha affermato: «Questa è una città che vive di ansie e il panico è la cosa più difficile da governare. I controlli antiterrorismo, però, hanno funzionato – aggiunge il prefetto – ora si tratterà di capire cosa è successo. Governare una situazione di panico in piazza è particolarmente complesso in un clima internazionale che motiva elementi di preoccupazione».

QUESTORE – Il Questore Angelo Sanna: «Per noi è importante comprendere cos’è successo, soprattutto sul lato destro di piazza San Carlo. Qualcuno ha parlato di scoppio, altri di un petardo, altri ancora non hanno percepito nulla. Se ci sono testimoni si facciano avanti. I cittadini che hanno visto o notato qualcosa, fatti, episodi, che poi hanno provocato il panico, è fondamentale che ci contattino e ci diano informazioni».

PROCURA – La procura di Torino ovviamente sta indagando sui fatti anche se al momento non è stata formulata alcuna ipotesi di reato. «Stiamo cercando di ricostruire l’esatto dinamica dei fatti – ha detto il procuratore capo Armando Spataro – attraverso le dichiarazioni di persone presenti, l’analisi dei filmati disponibili e le relazioni degli operatori delle forze dell’ordine addetti al controllo della sicurezza».

Certo, cari Signori, chiudiamo la stalla dopo che sono scappati i buoi. Qualcuno si consola dichiarando che i controlli antiterrorismo hanno funzionato, ma il bel risultato è sotto gli occhi di tutti. Che almeno questo spiacevole evento serva alle Autorità per far aggiustare la mira in occasione di futuri raduni oceanici (in piazza c’erano 30.000 persone, era un numero compatibile con la sicurezza?), e forse a ripensare all’opportunità di ritrovi assembleari di questo tipo.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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