
Morte Giuliano Sarti: ultimo saluto al Franchi. Poi funerali con labari di Fiorentina e Inter (la Juve non c’era) Foto





FIRENZE – I labari della Fiorentina e dell’Inter, le squadre nelle quali Giuliano Sarti, uno dei più grandi portieri italiani di tutti i tempi, ha vinto tutto (scudetti, Coppa Italia, Coppa della Coppe, Coppe dei Campioni, Coppe Intercontinentali, erano ai lati dell’altare, nella basilica di San Miniato al Monte. Mancava la rappresentanza ufficiale della Juventus, squadra nella quale Sarti aveva giocato, sia pure a fine carriera. Chiesa gremita e lacrime. Tanti i campioni che hanno giocato con lui. Su tutti Ardico Magnini, terzino dello scudetto 1955-56, con gli altri due reduci di quella straordinaria squadra: Alberto Orzan e Sergio Carpanesi. Poi Kurt Hamrin con il bastone, Luciano Chiarugi, Claudio Merlo. L’interista Bruno Bolchi. Si è anche parlato di una presenza di Mariolino Corso, il mancino dell’Inter dei tempi di arti, con Helenio Herrera allenatore. Poi tanti tifosi: molti con i capelli bianchi, ma anche tanti ragazzi.
Prima del rito religioso, giro di campo al Franchi. Dietro al carro funebre il figlio Riccardo con tutta la numerosa famiglia. E con la partecipazione di Corvino, del nuovo allenatore Stefano Pioli, di Giancarlo Antognoni. Firenze e Fiorentina in lacrime. Giuliano Sarti è stato un grandissimo, il numero uno della straordinaria squadra del ’56, che arrivò a far paura al Real Madrid di Di Stefano e Gento. Che vinse grazie a un rigore regalato. Sarti ne aveva parlato, di quel rigore, anche pochi giorni fa. Grande Giuliano!