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Migranti: la marina libica accusa nuovamente le Ong. Sarebbero in contatto con i trafficanti

TRIPOLI – La Marina libica, attraverso il suo portavoce, l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem, ha segnalato contatti telefonici fra imprecisate Ong che hanno dato l’impressione che le organizzazioni umanitarie stessero aspettando barconi con circa 570 migranti poi bloccati ieri dalla Guardia costiera libica. In una nota il portavoce Ghasem ha sostenuto che chiamate via radio sono state rilevate una mezz’ora prima dell’individuazione dei barconi, tra organizzazioni internazionali non-governative che sostenevano di voler salvare i migranti illegali in prossimità delle acque territoriali libiche. Sembrava che queste Ong aspettassero i barconi per abbordarli. Le Guardie costiere – ha aggiunto Ghasem senza fornire nomi o altri dettagli – hanno preso contatto con queste Ong e hanno domandato loro di lasciare le acque territoriali libiche. Il portavoce ha sottolineato che «il comportamento di queste Ong accresce il numero di barconi di migranti illegali e l’audacia dei trafficanti di esseri umani».

Nel sottolineare il caso di un migrante ucciso ieri dai trafficanti, Ghasem ha aggiunto che questi ultimi sanno bene che la via verso l’Europa è agevole grazie a queste ong e alla loro presenza illegittima e sospetta in attesa di poveri esseri umani. Il sostituto procuratore di Trapani, Andrea Tarondo, a proposito della denuncia della Marina libica che ha segnalato contatti telefonici fra imprecisate Ong che hanno dato l’impressione che le organizzazioni umanitarie stessero aspettando barconi con circa 570 migranti poi bloccati ieri dalla Guardia costiera libica ha precisato: «Noi già stiamo indagando su fatti analoghi, sul caso specifico non ho elementi.» Nei giorni scorsi, l”ex procuratore capo facente funzioni a Trapani Ambrogio Cartosio aveva confermato alla commissione Difesa del Senato l’avvio di indagini «sull’ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che coinvolgono non le Ong come tali ma persone fisiche appartenenti alle Ong».

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha dichiarato: «Il portavoce della Marina libica conferma che le sedicenti Ong attendono, dopo diretti contatti, i clandestini portati dai barconi nelle acque della Libia o in quelle internazionali limitrofe a quelle territoriali. Siamo alla conferma che queste Ong svolgono un’azione criminale e illegale che danneggia l’Italia. Abbiamo svolto un’indagine in Senato. Abbiamo varato all’unanimità un documento. Chiedo ora formalmente al presidente della commissione Difesa Latorre di farsi interprete della necessità che il governo rispetti l’indicazione del Parlamento. Il ministro Minniti – prosegue – viene da molti lodato e noi stessi ne rispettiamo la serietà e l’impegno. Ma i fatti stanno a zero. Anzi, stanno al raddoppio degli sbarchi, all’assenza di controllo nel Mediterraneo, a un disastro che scarica sulle casse degli italiani un costo di 5 miliardi di euro».

I fatti risulterebbero evidenti e l’invasione in aumento che sembra proprio venuto il momento d’intervenire per bloccare i flussi, come del resto è avvenuto da tempo per la rotta balcanica. La conseguenza del blocco è stata che tutti i disperati ormai fanno rotta verso l’Italia. Del resto. solo nel nostro Paese, dominato da un buonismo d’accatto, è possibile una situazione di questo genere. In qualsiasi altro Stato d’Europa le autorità avrebbero già impedito situazioni sulle quali la magistratura sta ora cercando di far luce.

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