Arezzo, scomparsa Guerrina Piscaglia: Padre Gratien attende la fissazione dell’appello
AREZZO – Padre Gratien sta bene, in attesa della fissazione dell’udienza a Firenze che è stata ritardata molto non si sa per quale ragione. L’atto di appello è rimasto ad Arezzo due mesi quando la norma prevede che, una volta depositato, debba essere subito inoltrato alla Corte d’Appello di Firenze. Così Riziero Angeletti, avvocato difensore di padre Gratien Alabi, il frate congolese condannato a 27 anni dalla Corte d’Assise di Arezzo per l’ omicidio volontario di Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa il primo maggio del 2014 da Ca Raffaello nella Valmarecchia aretina e mai più ritrovata.
Il legale è tornato ad Arezzo dopo la condanna di Gratien Alabi, perchè impegnato nel processo per bancarotta di Banca Etruria ma si è soffermato sulla vicenda processuale del religioso giunta al secondo grado. «Avete visto di recente un video diffuso da alcuni organi di informazione dove Gratien parla con gli uccellini – ha commentato Angeletti – dovrebbe vederlo qualcun’altro per capire che è un uomo con ben altre caratteristiche che quelle dell’assassino». L’avvocato ha poi confermato di essere in attesa a giorni della fissazione dell’udienza.