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Le nuove maglie della Fiorentina

Fiorentina, belle le nuove maglie. «Ma per Gomez non ci sono i presupposti»

Le nuove maglie della Fiorentina
Le nuove maglie della Fiorentina

FIRENZE – Grande entusiasmo per le nuove maglie ma acqua sul fuoco per ciò che concerne l’arrivo di Mario Gomez. La presentazione organizzata dalla Fiorentina per tirare su il sipario sulle nuove divise da gioco è servita a ribadire come anche i dirigenti (presenti tra gli altri il dg Mencucci e il ds Pradè) stiano lavorando con la grande voglia di viola che si respira in città ma anche per dire a tutti che l’operazione che porta al panzer tedesco è tutt’altro che chiusa come si vociferava da giorni.

Ma andiamo con ordine: le maglie. Non c’è più quella rossa ma Compper, il nuovo acquisto Iakovenko e il giovane Madrigali hanno indossato quelle nuove: rispettivamente viola, bianca e antracite, quella che sarà probabilmente usata per la Uefa. Quelle dei portieri sono invece state fatte indossare ad alcune hostess (la Fiorentina in quel reparto è sguarnita, hanno ironizzato i maligni): sono nera, verde e celeste. In tal senso ci sarà più libertà hanno fatto notare i dirigenti viola che alla fine hanno anche presentato con grande enfasi la possibilità di un ritorno all’antico: la maglia viola con pantaloncino nero. La combinazione è in produzione, vedremo se talvolta la Fiorentina la utilizzerà.

Ma la giornata di oggi serviva anche – e soprattutto – per fare il punto della situazione del mercato. E in tal senso mentre il l’ad Mencucci ci ha scherzato su rivelando come sua figlia abbia dovuto postare su Facebook una frase sul fatto che non sapesse nulla dell’arrivo di Mario Gomez perché gli amichetti la stavano tartassando, Pradè ha rivelato come la situazione sia molto più in alto mare di quanto pareva nelle ultime ore.

«In questo periodo – sono parole del ds – si è parlato in modo eccessivo di un giocatore che comunque è evidente che ci interessi. Però è stato ingigantito tutto, tra viaggi a Monaco e visite a Firenze. Approfitto dell’occasione per ribadire cbein questo momento non ci sono i presupposti per Mario Gomez perché è un giocatore fortissimo che però costa molto. I parametri economici per chiudere questa trattativa al momento non ci sono».

Non esattamente le parole che avrebbero voluto sentire i tifosi, mentre il giocatore in giornata è regolarmente partito con il Bayern Monaco per il ritiro in Trentino. Ovviamente tutto ciò non significa che la pista è tramontata, ma di sicuro bene che vada bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo perché la forbice tra l’offerta del club di Della Vallle (14 milioni) e i 20 che chiede il Bayern è ancora abbastanza ampia, nonostante l’ottimo rapporto che il ds ha ribadito di avere personalmente con Rummenigge.

Pradè ha comunque anche spiegato che l’arrivo di Gomez non dipende dalla cessione di Jovetic («per cui a parte quella vecchia della Juventus non ci sono arrivate altre offerte») perché se la Fiorentina fiuta un affare non ha certo bisogno di incassare dei soldi per chiuderlo: «La famiglia Della Valle non ci ha mai detto di puntare ad un obiettivo senza prima operare ad una cessione: siamo molto sereni e comunque la Fiorentina è fortemente competitiva già oggi».

Anche se diversi giocatori in rosa saranno ceduti («ma non ci saranno problemi perché i nostri esuberi sono forti»), mentre al momento, non c’è certezza che faccia parte della squadra neppure Adem Ljajic. «E’ prematuro dire – ha concluso Pradè – se il giocatore possa restare anche se non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2014. Verrà con noi in ritiro: si presenterà domenica, ci parleremo: ci ha chiesto di parlare con noi e troveremo una soluzione». Working in progress un po’ da tutti i punti di vista, insomma e pazienza se la campagna abbonamenti non subirà l’impennata che ci sarebbe stata in caso di grande annuncio: meglio parlare chiaro ai tifosi. Sempre.


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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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