Terrorismo: approvata dalla Camera la nuova strategia anti-radicalizzazione
ROMA – E’ stato approvato dalla Camera un testo legislativo che mira ad affinare la strategia italiana di prevenzione della radicalizzazione. Si tratta di un approccio nuovo per il nostro Paese, ma rodato in tutta Europa e in molti Paesi mediorientali, dove è opinione comune che una strategia basata solamente sulla repressione sia incompleta.
Dunque massima attenzione per monitoraggio, inchieste, lavoro d’intelligence, arresti ed espulsioni, che sono la spina dorsale del contrasto al terrorismo. Ma occorre anche affiancare alla repressione misure di prevenzione della radicalizzazione. Si cerca cioè di evitare che giovani musulmani siano attratti dalle sirene del Califfato o di de-radicalizzare soggetti che già lo sono stati, in casi estremi anche foreign fighters di ritorno o condannati per terrorismo da poco rilasciati. Una strategia nuova che, coordinata centralmente da un organo apposito e da un comitato parlamentare, e implementata a livello locale, pone in essere una serie di iniziative volte a impedire che giovani musulmani nati e cresciuti nel nostro Paese voltino le spalle alla nostra società e si radicalizzino.
La legge dedica giustamente un’attenzione speciale alla radicalizzazione su internet e nelle carceri, ma coinvolge nell’a prevenzione anche la società civile, con particolare riguardo al ruolo della scuola, delle comunità islamiche, dee associazioni dedite all’accoglienza e delle società di gestione di Internet. Belle intenzioni, ma soprattutto continuiamo a confidare nell’azione delle Forze di polizia, dell’intelligence e della magistratura.