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Profughi: nel 2015 ne sono arrivati 4,7 milioni nei 28 paesi Ue. A 710.000 concessa la protezione internazionale

BRUXELLES – Sono 4,7 milioni le persone sono arrivate nel 2015 in uno dei 28 Stati membri dell’Unione Europea. Nel 2016 nell’Europa a 28, secondo i dati Eurostat, i Paesi membri hanno concesso protezione internazionale a 710.400 richiedenti asilo, più del doppio rispetto all’anno precedente. Sono stati reinsediati oltre 14mila profughi e oltre il 60 per cento delle decisioni positive si registrano in Germania (445.210, tre volte il numero del 2015), seguono la Svezia (69.350, il doppio rispetto all’anno precedente); l’Italia (35.450, +20 per cento); la Francia (35.170, +35 per cento); l’Austria (31.750, +79 per cento) e Olanda (21.825, +28 per cento).

Sono alcuni dei dati forniti durante i lavori del convegno Donne Forti per una Europa forte – Road Map Europea dell’agenda 2030, organizzato a Palermo dalla Fondazione Friedrich-Ebert, che per celebrare la decennale collaborazione tra i democratici europei di Italia, Germania, Austria e Svizzera ha scelto la città designata Capitale italiana della cultura nel 2018, come meta per discuterne, dedicando un focus specifico ai temi delle migrazioni. In particolare l’analisi prende spunto dagli ultimi dati Eurostat sull’integrazione dei migranti (l’ultima pubblicazione risale al 26 giugno scorso).

Secondo lo studio la metà degli migranti (2,4 milioni) è cittadino di un Paese extracomunitario, mentre al primo gennaio 2016 il numero di cittadini extracomunitari residenti negli Stati membri dell’Ue è stato di 20,7 milioni (pari al 4,1 per cento della popolazione). Inoltre, 16 milioni di persone risultano residenti in uno Stato membro diverso da quello della cittadinanza d’origine. In termini assoluti, il numero maggiore di non-cittadini è stato trovato in Germania (8,7 milioni il primo gennaio 2016), seguiti da Regno Unito (5,6 milioni), Italia (5 milioni), Spagna (4,4 milioni) e Francia (4,4 milioni ). In termini relativi, la classifica è molto diversa.

Lo Stato membro con la più alta quota di non cittadini era il Lussemburgo, dove rappresentavano quasi la metà (47 per cento) della sua popolazione totale. Anche a Cipro, Estonia, Lettonia, Austria, Irlanda, Belgio e Germania è stata osservata un’elevata percentuale di cittadini non residenti (almeno il 10 per cento della popolazione residente).


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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