Canone Rai in bolletta: maggior gettito di oltre 500 milioni e 5,6 milioni di presunti evasori
ROMA – Il canone Rai in bolletta ha costretto molti italiani a versare l’odioso balzello in favore di un’emittente il cui segnale, fra l’altro, è poco visibile in alcune zone d’Italia, senza che questi utenti vengano esentati. Il diktat imposto da Renzi a favore dell’Ente, ridotto per quest’anno da 113,5 a 100 euro, ha portato però, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, alla scoperta di 5,6 milioni di presunti evasori e a un maggior gettito di oltre 500 milioni. E’ risultato infatti che in Campania uno su due, ma anche in Piemonte e Lombardia uno su tre non pagava.
La Rai, che incassa il 33% dell’extra-gettito, non ha mai avuto tanti soldi: 1.7 miliardi di euro, poco più di quelli messi in preventivo. È una buona notizia anche per i contribuenti, che dopo la riduzione del canone nel 2017, potrebbero vedere una nuova sforbiciata il 2018, visto che gli incassi aggiuntivi sono finalizzati anche alla riduzione delle imposte, canone compreso. Chi evadeva il canone, ed erano in molti, dovrà mettersi invece l’anima in pace; chi ha pagato con la bolletta elettrica per la prima volta deve sperare che non scatti l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate, che può chiedere i canoni non pagati degli ultimi dieci anni.
Tra il 2015 ed il 2016 gli italiani che hanno pagato il canone sono passati da 16,5 a 22,2 milioni, con un incremento del 34%. La maggior quota di evasione si registra nelle isole, dove il numero dei contribuenti che hanno versato il canone è salito del 49,8% passando da 1,5 a 2,2 milioni. Il record negativo assoluto, come in tema di evasione dell’assicurazione obbligatoria, ce l’ha la Campania, dove il canone era sconosciuto quasi ad un contribuente su due: nel 2016 sono saltati fuori 736 mila contribuenti che non l’avevano mai versato prima. In Calabria nel 2015 a pagare il canone Rai erano 423 mila persone, l’anno scorso siamo arrivati a 666 mila (+57,3%).
Ma anche nelle regioni del Nord nel 2016 sono emersi 2,5 milioni di contribuenti che non avevano pagato prima il canone, con una crescita del 30,5% superiore a quella che si è registrata nel Centro Italia (+26,8%). Nella sola Lombardia nel 2016 sono emersi 920 mila nuovi utenti del servizio pubblico televisivo. Non fanno eccezione all’evasione le regioni storicamente più virtuose. Tranne una, la provincia autonoma di Bolzano. Qui il canone in bolletta non ha cambiato niente: erano 157 mila a pagare sono diventati 159 mila, solo l’1% in più.