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Lavoro: sgravi per i giovani allo studio nel tavolo governo – sindacati

ROMA – Proseguono gli incontri fra il ministro del welfare Giuliano Poletti e i sindacati. Sul tavolo anche il problema del lavoro per i giovani, che manca. Si avanza adesso l’ipotesi che i primi tre anni di contratto a tempo indeterminato firmati dai giovani vedranno per le imprese uno sgravio attorno al 50% degli oneri previdenziali.

Giuliano Poletti lo ha affermato al termine di un incontro con i sindacati. Il ministro ha poi aggiunto che non è ancora stata individuata la platea dei beneficiari e al momento si va da un tetto di 29 anni a quello di 35 anni. Poletti ha spiegato che l’ipotesi molto larga. La volontà del Governo è di una misura strutturale per avere un decontribuzione intorno al 50% degli oneri previdenziali, che vorremmo dare ad una platea che però non è ancora definita: c’e’ una discussione in atto.

Al tavolo si sono seduti CGIL CISL e UIL: tra i punti fondamentali dell’incontro proprio i nuovi sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, che potrebbero arrivare a misura di un taglio dei contributi previdenziali pari al 50%, fino ad un limite di 3.250 euro per 2-3 anni, per i giovani fino a 29 anni di età.

Si è parlato anche dei licenziamenti, con il divieto per l’azienda (pena la non erogazione o la perdita dell’incentivo) di licenziare sei mesi prima e sei mesi dopo l’assunzione. Tra le ipotesi anche uno sconto di 3-4 punti sull’aliquota contributiva (dal 33% al 30-29%). Per il taglio del cuneo fiscale su imprese e lavoratori sembra invece si debba aspettare il 2019-2020.

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