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Fiorentina: l’Atalanta fa pari al 94′ (1-1). Non bastano Chiesa (gran gol) e Sportiello (rigore parato). Arbitro disastroso. Pagelle

Gil Dias e Chiesa esultano dopo il magnifico gol di Federico nel primo tempo

FIRENZE – Se la prende con Pairetto, il pubblico del Franchi. In effetti è stato di manica larga, l’arbitro, nel concedere il rigore all’Atalanta (parato magistralmente da Sportiello), ma ha negato un penalty netto ai viola per l’uscita a valanga di Berisha su Gil Dias. In precedenza, secondo i giocatori della Fiorentina, ci sarebbe stato un altro rigore su Astori in area bergamasca. Pairetto a senso unico, dunque Ma la Fiorentina ci ha messo del suo, facendosi infilare proprio negli ultimi istanti dell’ultimo dei quattro minuti di recupero. Sportiello era stato fino a quel momento una saracinesca vera: Freuler l’ha fatta saltare. Con rabbia di Pioli e grido di sollievo di Gasperini. Sì, Sportiello migliore in campo. Con lui merita un bel 7,5 Federico Chiesa per il gran gol segnato nel primo tempo. Per il resto Fiorentina generosa ma sofferente. Sette punti in sei partite sono poca cosa. Troppo poca cosa.L’Atalanta ha giocato una buona partita. Del resto è squadra capace di manovrare e farsi pericolosa. Ha sbagliato tanto nelle conclusioni. Oppure diciamo che è stato veramente bravo Sportiello. A metà campo grande fatica. Sanchez, nella veste di vice Badelj, è andato male nel primo tempo e un po’ meglio nella ripresa. Siomeone non ha convinto e Pioli lo ha tolto per mandare in campo un Babacar non migliore: capace addirittura di mangiarsi un possibile gol quasi a tu per tu con Berisha, nel frenetico finale. Non ha calciato: il pallone gli è rimbalzato male e lui ha finito per passarlo al portiere. Gil Dias? Troppo timoroso in area, deve tirare di più. Il rigore su di lui c’era, senza se e senza ma. Una vittoria sfumata proprio in fondo. Così com’era sfumato il pareggio a Torino con la Juve. Peccato, peccato. Questa Fiorentina deve crescere. Pioli ha ancora molto da lavorare.

Federico Chiesa: il migliore dei viola con Sportiello. Peccato per l’ammonizione

CHIESA – Per una partita dichiaratamente difficile, Pioli sceglie quella che, per il momento, sembra davvero la formazione migliore. Recuperato Laurini terzino (che si attacca subito a Papu Gomez) e davanti Gil Dias. In mezzo Sanchez al posto dello squalificato Badelj. Nell’Atalanta c’è Ilicic, gioia e dannazione delle ultime quattro stagioni in maglia viola. Manca Petagna, tenuto in panchina. Subito azione ficcante della Fiorentina: Veretout per Thereau, anticipato all’ultimo istante, al limite dell’area piccola, da Caldara. Brivido viola, qualche istante dopo: punizione di Papu Gomez, pallone in area, batti e ribatti, poi De Roon in mezza rovesciata: alta di mezzo metro. Al 10′ rischio grave per la Fiorentina: Astori non interviene su un pallone vagante in area, Kurtic se ne impossessa e tira quasi dalla linea di fondo. Sportiello chiude bene lo specchio e respinge. Ma la Fiorentina riparte e va in gol: Therea strappa un pallone ai difensori ataantini con un colpo di testa e serve Chiesa che avanza, entra in area e la mette nell’angolo alla sinistra di Berisha. Gran gol. Bravo Federico!

SPORTIELLO -Viola ancora in avanti: fallo su Gil Dias, ammonito Spinazzola. E della Fiorentina. Purtroppo Sanchez, sostituto di Badelj, sbaglia molti appoggi facili e perde con troppa facilità i contrasti a metà campo. Infatti il pericolo grave, per la Fiorentina, sono le ripartenze bergamasche. Al 21′ la difesa viola è salata e nerazzurri vicinissimi al pareggio: Sportiello salva alla disperata su Freuler. Che spavento per i tifosi viola! Del resto, bisogna riconoscerlo, l’Atalanta palleggia bene, i giocatori di Gasperini recitano schemi a memoria e quando hanno la palla non è semplice togliergliela. Infortunio a Toloi: Gasperini manda in campo Mancini, difensore con militanza nelle giovanili viola. Ammonito De Roon, reo di aver falciato Chiesa lanciato nell’ennesima fuga in campo atalantino. Fischi per Ilicic (30′) che calcia alto da pochi metri fuori area. No, non c’è gratitudine nei confronti dello sloveno, che nel tunnel degli spogliatoi non aveva stretto la mano nemmeno agli accompagnatori della squadra viola. Freddezza. O addirittura gelo.

SIMEONE – La Fiorentina cerca spesso Simeone e lui prova a partire in potenti galoppate verso la porta di Berisha. Ma la sua corsa è spesso bloccata da Caldara, tecnicamente forte però anche capace di aiutarsi con le mani e i gomiti. Il Cholito va in terra e si lamenta. L’arbitro non fischia nulla. In compenso alza il giallo per Chiesa (39′) per un fallo che non mi è sembrato proprio cattivo. Ora Federico deve stare attento, perchè Pairetto ha il cartellino facile non è il caso di restare in dieci. E Gil Dias? Benino a tratti. Talvolta incisivo, fino a portare palloni su palloni in area avversaria, ma in altre occasioni troppo timoroso, quasi timido. Quindi concerto di fischi (44′) per Ilicic che batte una punizione da 30 metri. Il pallone striscia sulla barriera e va in angolo. Il primo tempo finisce con un colpo di testa di Palomino che raccoglie il cross dalla bandierina, ma fortunatamente per la Fiorentina lo manda sopra la traversa. Che dire? Fiorentina briosa, però troppo propensa a scoprirsi. Per fortuna Sportiello ha messo le sue manone in un paio di situazioni che sembravano disperate.

Simeone: un’altra prestazione opaca

RIGORE – La ripresa comincia quasi com’era finito il primo tempo: con una punizione di Ilicic qualche metro fuori dall’area viola. Fischi assordanti. Tiro alto, anche se solo di una trentina di centimetri. Gasperini toglie Kurtic e manda in campo Cornelius. Pioli risponde chiamando in panchina Simeone per spedire Babacar là davanti. Con la speranza che si riveli meno legnoso del Cholito. Doccia fredda al 14′: rigore per fallo di Pezzella su Ilicic. Ho dei dubbi, mi pare che Ilicic sia andato a sbattere sul giocatore viola. Pairetto non chiede l’ausilio del Var. Va sul dischetto Papu Gomez: pallone alla destra di Sportiello, che si allunga e devia in angolo. Grandissimo! Era dalla fine della stagione 2013-14 che un portiere della Fiorentina non parava un rigore: allora fu Rosati in un Fiorentina-Torino (2-2) a neutralizzare la conclusione di Cerci. Pericolo scampato. Però arriva la tegola: s’infortuna Biraghi. Entra Maxi Olivera. Mmmh, speriamo bene. Esce Ilicic, salutato dall’ennesima bordata. Entra Orsolini.

PAIRETTO – L’Atalanta spinge. Pioli toglie Thereau, che comunque ha lottato, per inserire Eysseric. I viola devono presidiare meglio la metà campo. Gasperini è infuriato, e non solo per il rigore sbagliato. Lotta la Fiorentina. Pezzella (32′) prova a ripetere la prodezza che le era riuscita contro il Bologna, provandoci di testa da pochi metri. Alta. Qui c’è forse un fallo da rigore su Astori. Naturalmente ignorato da Pairetto. Ma è possibile? Il Var che cosa ci sta a fare se non corregge errori così gravi? Lo chiederò personalmente a Marcello Nicchi, presidente Aia, quando verrà, il 25 ottobre, a fare una lezione ai giornalisti toscani. Avanti. Sanchez si batte con lena, sembra addirittura meno lento. Chiesa deve subire l’irruenza di Castagne senza reagire: l’ammonizione lo condiziona. Poi (37′) Sportiello si supera deviando un tiro estremamente ravvicinato. I viola ora soffrono. L’Atalanta spinge: Castagne (39′) scarica da vicino e Sportiello para ancora. Poi gran contropiede: Babacar vince un contrasto e scappa verso l’area avversaria, apre sulla destra per Gil Dias che irrompe in area, Berisha esce a valanga e lo butta. Giù: Pairetto lascia correre. Non chiede nemmeno l’intervento del Var. Il Franchi lo bolla con il coro: buffone, buffone. Non vi meravigliate se nella sua pagella trovate un 4,5. Ultimi spiccioli di partita. La Fiorentina stringe i denti. Lancio da dietro per Babacar che ha mezzo campo vuoto davanti, ma arriva al limite dell’area e dà un colpetto di troppo, facendo quasi un passaggio a Berisha. I quattro minuti di recupero sono lunghi. E, proprio in fondo, a Freuler capita la palla giusta: stavolta Sportiello non può farci nulla. Uno a uno. Peccato. L’arbitro ci ha messo del suo, certo, ma la Fiorentina, purtroppo, è questa. Ossia non capace di organizzarsi e fare gioco. Sportiello migliore in campo è già un segnale.

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Sandro Bennucci

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